I lavori di Publicacqua fra via Selva e via Lavagnini

I lavori di Publicacqua fra via Selva e via Lavagnini

di Piera Salvi

giugno 2018

 

Il grosso intervento per eliminare le perdite occulte dell’acquedotto e sostituire le tubazioni in amianto era necessario, ma i disagi lamentati dai commercianti sono notevoli. A fine gennaio Publiacqua ha dato il via ai lavori sulle vie Lavagnini e Selva, per oltre un milione di euro d’investimenti, per rinnovare 1,2 chilometri di condotte idriche.

L’intervento in corso su via Selva e Lavagnini è frutto dell’impegno preso da Publiacqua, gestore della rete idrica, durante un incontro con il sindaco di Agliana Giacomo Mangoni nel luglio 2017. «Un intervento importante e strategico per il miglioramento del sistema acquedottistico di Agliana» ha fatto sapere Publiacqua, annunciando a gennaio 2018 trecento giorni di tempo, come periodo per effettuare i lavori necessari per installare una nuova condotta idrica DN 150 (15 centimetri di diametro) e realizzare 160 allacciamenti ex novo, nonché il risanamento della vecchia tubazione in amianto-cemento, attraverso la tecnica del relining (che consiste nell’introduzione all’interno della tubazione stessa di una guaina fatta poi indurire) che consentirà di rendere nuovamente efficiente tale condotta e lasciarla disponibile nel momento in cui si rendesse necessario, per interventi di manutenzione o riparazione sulla nuova tubazione, senza arrecare disagio all’utenza. La tecnica del relining consente, infatti, di eliminare ogni interferenza e contatto tra la tubazione in amianto-cemento e l’acqua. Questo tratto per Publiacqua (che nei mesi scorsi ha dichiarato di essere impegnata in un intenso lavoro per la ricerca e l’eliminazione delle perdite occulte, svolto anche attraverso sperimentazione con tecnologia satellitare) era risultato quello maggiormente interessato dalle perdite occulte in territorio aglianese. Lavori molto importanti, dunque, anche attesi da tempo, che dalla fine di gennaio sono in corso su una delle arterie viarie più importanti e delicate di Agliana, in particolare per il collegamento con Quarrata, Montale e Montemurlo.

Il cantiere è stato previsto con avanzamenti che consentissero la chiusura temporanea di tratti di strada, con deviazioni sulla viabilità limitrofa, chiudendo completamente al traffico solo il tratto in cui è allestito il cantiere, nell’intenzione di ridurre al minimo i disagi. Risulta anche che l’azienda proceda nel rispetto dei tempi stabiliti, ma i disagi lamentati dai cittadini e in particolare dai commercianti sono notevoli.

Sono circa trecento le attività commerciali presenti su via Selva e via Lavagnini e hanno molti clienti di passaggio. L’assessore ai lavori pubblici Italo Fontana a gennaio aveva informato che era stato effettuato uno studio sulla viabilità alternativa, con la collaborazione della polizia municipale di Agliana, Montale, Quarrata e Montemurlo. Ma già nei primi giorni di allestimento del cantiere i commercianti lamentavano un calo di clienti, in particolare su via Lavagnini dove sono iniziati i lavori, ma anche da via Selva poiché l’interruzione della viabilità era già segnalata alla rotatoria sulla Sp1. Ci sono, inoltre, i disagi lamentati dai cittadini che abitano nelle strade limitrofe, come è avvenuto recentemente per la deviazione del traffico in via Don Gnocchi, poiché in un tratto presenta un notevole restringimento della carreggiata, delimitata da un fosso, che impedisce lo scambio tra due auto creando ingorghi e pericoli. Ma si registrano difficoltà anche in via Ticino, dove è stato deviato il percorso dell’autobus, «perché» dicono alcuni cittadini – «la carreggiata ha diversi punti sconnessi sia nell’asfalto che in concomitanza dei tombini». Molte persone sostengono che sarebbe stato preferibile istituire dei sensi unici alternati, per consentire un migliore scorrimento della viabilità. Alcuni commercianti che lamentano un notevole calo di affari, lanciano all’amministrazione comunale la richiesta di un segnale d’attenzione, magari riducendo per quest’anno la Tassa sui rifiuti e c’è chi chiede perfino di azzerarla per il 2018, per compensare i mancati introiti.

L’auspicio a questo punto è, comunque, che almeno i notevoli disagi siano ripagati con migliori servizi e l’eliminazione delle perdite dell’acquedotto, uno spreco d’acqua che continua in altre zone non interessate dal consistente intervento su via Selva e Lavagnini. Come avviene soprattutto in estate, già si vedono perdite in varie zone, anche nelle vicinanze del cantiere (recentemente in via San Niccolao e via Ticino) e i cittadini dichiarano di dover fare numerose chiamate prima che una squadra di Publiacqua intervenga per riparare le perdite. Publiacqua dichiara di avere la massima attenzione al problema, l’amministrazione comunale anche, ma per diversi cittadini si doveva intervenire molto prima e si potevano ridurre i disagi.

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