Chiara Innocenti – critica d’arte

Chiara Innocenti – critica d’arte

di Marco Bagnoli

dicembre 2018

Incontriamo Chiara Innocenti, critica d’arte fognanese di origine, da sempre divisa tra l’insegnamento e la passione per la divulgazione.

 

Fin da piccola Chiara era attratta da tutto ciò che fosse arte nel senso più ampio… già alle elementari si era interessata alla moda: il suo sogno era quello di diventare una stilista. Con il passare degli anni è rimasto l’amore per la moda e si è avvicinata alla storia dell’arte alle scuole medie, dipingendo dove si dilettava a dipingere copie delle opere dei grandi maestri del passato. Chiara ha coltivato la sua passione per l’arte anche alle superiori, dove ha frequentato il liceo linguistico approfondendo le sue conoscenze artistiche attraverso la lettura di libri e molte visite a musei. Con i viaggi e i contatti con culture diverse dalla nostra è cresciuto l’interesse per  l’arte contemporanea, che si è consolidato durante gli studi universitari nell’Ateneo Fiorentino dove Chiara si è laureata proprio in Storia dell’arte contemporanea con una tesi su un’artista del nostro tempo, la montalese Stefania Puntaroli. Il lavoro alla tesi è stato il frutto di una grande intesa fra Chiara e Stefania, che si è trasformata in amicizia e in una serie di proficue collaborazioni. Chiara è convinta che si debbano valorizzare maggiormente gli artisti locali e a questo obiettivo ha dato personalmente un valido contributo.

Per esempio ha presentato due serate presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato in occasione della rassegna “artisti a km 0” durante le quali ha illustrato il lavoro di Stefania Puntaroli e Marcello Meucci. «Nella nostra zona» afferma Chiara «sono presenti anche numerosi artisti giovani emergenti e altri già conosciuti, alcuni hanno trovato “fortuna” fuori dal Comune o anche all’estero. E’ un peccato che non sia dato a questi artisti sufficiente spazio e valore nella nostra realtà comunale». Con molti artisti del posto Chiara  ha collaborato attivamente,  per esempio con Marcello Meucci, un affermato pittore originario di Tobbiana, per il quale ha curato numerosi cataloghi ed ha presentato una importante retrospettiva tenutasi presso il Circolo Arci di Montale. Chiara ha poi partecipato a diverse iniziative promosse dal Gruppo Estrarte, di cui Meucci è uno dei fondatori, che si sono tenute sia a Montale che a Firenze.

Un impegno al contempo culturale e civico di Chiara Innocenti è quello di divulgare e far conoscere i beni storici e artistici presenti nel territorio. Ha infatti condotto molte visite guidate svolte presso Villa La Magia, La Querciola, Villa Smilea, ha collaborato con l’Associazione Tagete, Il Gruppo dei Semplici e la Pro Loco Fognano. Queste esperienze le hanno permesso di entrare in contatto con un pubblico vasto e variegato, di conoscere artisti emergenti e nuove realtà. «Non tutti però conoscono i beni storici ed artistici del Comune di Montale» dice Chiara «o comunque li conoscono talvolta in maniera superficiale ed è un peccato perché il nostro territorio è disseminato di piccoli tesori poco conosciuti e valorizzati».

A questo punto Chiara ci propone di guidarci in un percorso ideale tra i beni storici e artistici del territorio dal capoluogo di Montale fino a Tobbiana. «Il nostro percorso virtuale» dice Chiara «parte dalla  piazza Matteotti, dove  troviamo la pieve di San Giovanni Evangelista e prosegue con Villa Smilea, che  fu costruita su una struttura preesistente del 1300, ampliata dalla famiglia Panciatichi ed abitata da numerose famiglie nobili pistoiesi e fiorentine. Oggi la villa ospita la biblioteca e un centro culturale dove si possono ammirare le opere di Jorio Vivarelli. L’itinerario prosegue con  l’abbazia di San Salvatore in Agna, che risale all’VIII secolo circa e conserva una  cripta con capitelli di riuso di straordinario interesse. Procedendo verso Fognano troviamo la piccola chiesetta di Santa Cristina costruita in epoca medievale e villa Colle Alberto del 1600 voluta dal conte Alberto Bardi. Giunti nella frazione di Fognano non ci si può che soffermare al monumento di Jorio Vivarelli “Il sacrificio, una morte per una vita” prima di raggiungere  Piazza San Francesco dove si può  ammirare il tabernacolo-fontana con una pittura murale realizzata da Ardengo Soffici nel 1934 con l’aiuto di Quinto Martini e Leonetto Tintori. Il dipinto rappresenta il miracolo di San Francesco che fa sgorgare acqua da una roccia. Da non trascurare il cimitero che ospita il  monumento funerario in onore del maestro Jorio Vivarelli. Il percorso prosegue poi verso Tobbiana, dove spicca la chiesa di San Michele con la compagnia e dove si può andare a vedere la casa dove è nato Atto Vannucci».

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