Nuove prospettive (con polemiche) per l’ex cementificio

Nuove prospettive (con polemiche) per l’ex cementificio

di Giacomo Bini

dicembre 2018

Si aprono prospettive nuove per l’area da troppo tempo degradata dell’ex cementificio, ma la soluzione individuata dalla giunta comunale è già oggetto di polemiche da parte dell’opposizione consiliare.

Il nuovo Piano Operativo Comunale (POC) prevede la creazione di uno spazio verde e di parcheggi dopo l’acquisizione dell’area da parte del Comune tramite una permuta con il terreno di proprietà comunale in via Tobagi. Per la giunta è la soluzione migliore per la comunità, mentre per il gruppo di Centrodestra la permuta non è conveniente sul piano economico per il Comune. In ogni caso verrà abbandonata la strada della riconversione del complesso immobiliare in senso residenziale e commerciale che era invece indicata dai precedenti regolamenti urbanistici. Nel regolamento del 2009 era infatti prevista la trasformazione degli edifici esistenti in residenze e uffici: per il 70% in abitazioni pari a 11mila metri cubi su una superficie 3.580 metri quadri, per il 30% in negozi e uffici.

Invece il nuovo Piano Operativo Comunale di imminente approvazione, prevede la demolizione degli edifici abbandonati esistenti e la creazione di uno spazio di verde pubblico di 10mila metri quadrati e di parcheggi per 842 metri quadri. La precedente forma di riqualificazione, quella con la trasformazione in senso residenziale, risulta ormai superata per molte ragioni, prima fra tutte il vincolo idrogeologico molto rigido imposto dalla legge regionale alla zona tra la ferrovia e la Bure che è considerata ad alto rischio di allagamenti. Altre ragioni sono la crisi del mercato immobiliare, il fatto che l’ex cementificio sia all’interno di una procedura fallimentare e il cambiamento delle previsioni sulla crescita demografica del paese di Montale in generale e di Stazione in particolare. In tutto il comune si prevede un aumento della popolazione di 1.200 residenti contro i 2000 previsti nel 2009 e soprattutto nella frazione di Stazione si passa da un’espansione sovrastimata di mille abitanti a una crescita di 300 residenti.Per trasformare l’ex cementificio in un giardino con annessi parcheggi, il Comune pensa di utilizzare lo strumento della permuta, cioè l’acquisizione dell’area dell’ex cementificio offrendo in cambio un terreno di proprietà comunale in via Tobagi, davanti all’inceneritore, un terreno di settemila metri quadrati dove c’è la possibilità di costruire edifici a destinazione produttiva. Il Comune farebbe la permuta a condizione che l’area dell’ex cementificio gli venga consegnata libera e bonificata. L’operazione è al centro anche di una discussione politica, dove il gruppo di Centrodestra in consiglio comunale la giudica vantaggiosa solo per i privati e non per il Comune. L’ex cementificio ha perso di valore a causa dei vincoli idrogeologici: sono andate già deserte quattro aste e nella prossima asta fissata per gennaio il prezzo è calato a 270 mila euro dai 713mila nella prima asta. Il terreno comunale che sarebbe dato in permuta ha un valore stimato di 640mila euro. Va comunque considerato che il privato che si aggiudicasse l’asta e che facesse la permuta col Comune dovrebbe accollarsi il costo della bonifica e delle demolizioni dell’ex cementificio.

 

 

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