Barbara Pratesi – pittrice, scenografa e decoratrice

Barbara Pratesi – pittrice, scenografa e decoratrice

di Marco Bagnoli

giugno 2016

Quarrata è terra d’artisti, ormai lo sapete; questa volta l’arte assume le forme e i colori di Barbara Pratesi. Sin da quando ha cominciato a lavorare nel 1984, ha sempre gestito la propria figura professionale in forma autonoma. Ha lavorato in vari campi e a più livelli nel mondo dello spettacolo teatrale, in mostre nazionali e internazionali, nel mondo del design come scenografa e decoratrice scenografa collaborando all’allestimento di numerosi eventi e spettacoli in Rai, Mediaset e teatro. Come scenografa, decoratrice e pittrice, ha effettuato produzioni per mostre nazionali, a Firenze, Pistoia, Viareggio, Milano, Bologna, Forlì, ed internazionali a Parigi, Colonia, Birmingham, Manchester per il mondo del design. Ha lavorato in qualità di capo cantiere artistico a Doha e Dubai per la realizzazione di villaggi culturali, applicando nuove ricerche materiche con ossidi naturali, sabbie ed oltre per ottenere grandi resistenze agli agenti esterni anche in condizioni climatiche estreme. L’esperienza maturata nella creazione di scenografie e decorazioni l’ha molto aiutata nel capire l’uso delle varie tecniche e dei materiali che l’hanno portata in via successiva a realizzare vere e proprie opere d’arte, con modalità esclusive, nelle quali la figura resta il componente essenziale nella stragrande maggioranza dei casi. Nell’ultimo periodo si è anche dedicata all’arte sacra con tecniche innovative molto apprezzate anche in Terrasanta, dove dai francescani di Casanova, le sue opere sono in esposizione permanente sia a Betlemme che Gerusalemme.

Sei una quarratina doc?

No, sono nata a San Marcello pistoiese e ho vissuto diversi anni a Casalguidi, ma sono ormai trent’anni che abito a Santonuovo.

Quali sono i tuoi inizi? C’è qualcun altro in famiglia legato al mondo dell’arte?

Sì, mia mamma Gabriella e le mie zie Beatrice e Maria Teresa si sono sempre dedicate alla pittura, quindi, in un certo senso, ero un po’ “predestinata” – anche se poi dei miei fratelli nessuno dipinge. Mio figlio Lorenzo invece dipinge, anche se al momento non è tra le sue priorità. Mi sono diplomata maestra d’arte all’Istituto d’arte Petrocchi di Pistoia. Successivamente ho frequentato l’Accademia delle Belle Arti a Firenze con specializzazione Scenografia e Pittura del nudo.

Qual è stata la tua più grande soddisfazione?

Senza dubbio la mostra “L’azzurro di Alfredo Martini nell’arte di Barbara Pratesi”, allestita presso la Sala Luca Giordano di Palazzo dei Medici Riccardi a Firenze, dedicata al grande CT della nazionale italiana di ciclismo, organizzata dal direttore artistico della Biennale di Firenze, Rolando Bellini che nel libretto ha accostato il mio lavoro ai manoscritti di Leopardi, dove si scopre che in un primo momento “il naufragar m’è dolce in questo azzurro”.

Quali sono i tuoi prossimi impegni?

Ho in programma una mostra personale presso il castello svevo di Termoli, incentrata sul tema del silenzio, dove tra le oltre trenta opere sarà esposto anche “nel silenzio” (foto sopra ndr), con la quale ho vinto il primo premio assoluto di arte moderna, nella Rassegna d’Arte del Gran Premio d’Europa in Versilia nel 2013.

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