Gabriella e Stefania Michelozzi – da impiegate a contadine

Gabriella e Stefania Michelozzi – da impiegate a contadine

Tratto da quotidiano La Nazione a firma di Giancarlo Zampini – foto: Luca Castellani

marzo 2012

Una storia che somiglia molto ad una favola quella delle sorelle Michelozzi, Gabriella 33 anni e Stefania 27, residenti a Forrottoli, frazione del Montalbano quarratino dove portano avanti una vera fattoria, dal nome originale: “Canto di primavera del sogno antico”<<E’ iniziato tutto un paio di anni fa>>, dice Gabriella, <<quando l’azienda Answers di Pistoia dove lavoravamo andò in crisi e noi rimanemmo senza lavoro. Con grande coraggio… ed un po’ di pazzia, decidemmo di ridare vita al podere di famiglia, quasi abbandonato da nostro padre Fabrizio per motivi di salute. E stata un’impresa, come tutte le cose nuove era difficile poter contare su un reddito immediato, le viti andavano sistemate così come gli ulivi, idem la stalla e tutti gli animali>>.

Cosa avete fatto?

<<Per prima cosa abbiamo approfittato di tutto quello che ci regalava la natura, raccoglievamo le erbette di campo come il finocchio selvatico e cominciammo a fare le marmellate, le gelatine di frutta e alla sera, con della corda, rivestivamo le bottiglie: il tutto lo portavamo al mercatino di “Campagna Amica”, l’iniziativa di Coldiretti che tanto successo sta raccogliendo>>. <<Con quei soldini>>, dice ancora Gabriella, <<abbiamo cominciato a comprare alcuni animali, il fieno, le semole, qualche attrezzo, tutto quello che serviva per dare loro da mangiare>>.

In due anni avete messo su una vera fattoria!

<<E’ vero, con tanto sudore oggi possiamo contare su due mucche maremmane, una di nome Gina, l’altra Gemma che teniamo per allevamento: la prima vitellina è nata nel maggio scorso e l’abbiamo chiamata Carolina. Abbiamo anche oche, anitre, galline, alcune caprette tibetane, tutte con un nome: Ginevra, Lilli, Rossella e Patrizia; una ventina di pecore massesi e anche un maiale. In questi giorni cerchiamo di adottare un un’asinella “amiatina” tipica appunto del monte Amiata>>.

I vostri animali hanno un nome perché lei ci parla…

<<E’ vero ci parlo e anche se le risposte sono a modo loro, io le capisco>>. Ci sono anche Piero, Ettore, Eva e Penelope. <<Sono i quattro cani Golden Retriever, dei quali non potremmo mai fare a meno tanto gli vogliamo bene>>. Avete accolto anche un pastore…<<Si chiama Nicola ha circa 130 pecore, pascola nei nostri terreni e ci aiuta a fare il formaggio: persona insostituibile riguardo i consigli su come allevare gli animali>>.

Avete una grande alleata.

<<E’ nostra madre Agnese che lavora quanto noi e ci aiuta in ogni cosa: fa il pane come una volta, ci dà un sacco di consigli, davvero una grande mamma>>. Dopo due anni sono arrivati i primi risultati. <Sì>>, dice ancora Gabriella, <<alle confetture, gelatine, erbette, abbiamo aggiunto olio extra vergine di oliva, formaggi, uova, frutta e attraverso i mercatini di “Campagna Amica” vendiamo tutto direttamente. Nostra ambizione è quella di potere creare nei prossimi anni una accoglienza agro turistica>>.

Della vostra scelta cosa può aggiungere?

<<Il nostro modo di vivere è come quello dei contadini di settant’anni fa: ci alziamo alle 5 ed andiamo a letto alle 23, non conosciamo ferie o vacanze, abbiamo però il computer, usiamo Internet, telefono cellulare… anche Facebook>>. 

Nessun pentimento allora.

<<Assolutamente no. Amiamo la vita e questo lavoro, lo stesso che facevano i nostri nonni. L’aria che respiriamo su questa splendida collina, i profumi, la generosità della terra, il continuo contatto con gli animali. Non cambierei lavoro per nessuna cosa al mondo! Tenga conto che le risposte che le ho dato valgono anche per mia sorella Stefania. Noi ci confrontiamo spesso e ci vogliamo tanto bene>>.

 
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