Incontro con gli studenti del laboratorio di giornalismo

Incontro con gli studenti del laboratorio di giornalismo

di Daniela Gori. Foto: Daniele Bellini

giugno 2016

Piccoli giornalisti crescono: gli studenti dell’Istituto Comprensivo Bonaccorso da Montemagno che frequentano il laboratorio di giornalismo, hanno chiesto alla redazione di Noidiqua un incontro per parlare dei segreti del mestiere. David Colzi, Giacomo Bini e Daniela Gori sono andati così un pomeriggio a fare visita alla redazione di “Il segnalibro”, il loro blog, nella redazione attrezzata nell’aula di informatica della scuola media. Quello di giornalismo è uno dei laboratori dedicati all’approfondimento del linguaggio e della comunicazione, all’interno del progetto Welcome-scuola aperta. A gestire il laboratorio e a consigliare i ragazzi sulle scelte e sui generi da trattare, è Annarita Naselli della cooperativa sociale Gemma. Molte sono state le domande sull’argomento durante l’incontro: come si scrive un articolo, quando, quanto e perché si scrive. Soprattutto i ragazzi erano incuriositi dal modo in cui si può riuscire a reperire le notizie.

Giacomo ha spiegato che in campo giornalistico bisogna essere molto curiosi e avere il fiuto per la notizia. Gli articoli, che in gergo vengono chiamati “pezzi”, devono essere frutto di una selezione tra le molte informazioni che arrivano in redazione. Calibrate sullo spazio a disposizione del giornale, le notizie devono essere presentate tenendo sempre conto di chi le dovrà leggere, con un linguaggio chiaro e preciso. David ha svelato i segreti del suo lavoro spiegando come funziona la redazione di Noidiqua. Daniela ha suggerito qualche idea per gli argomenti dei nuovi articoli che potranno essere scritti dai ragazzi.

Interessante è stato il confronto tra i due tipi di format. Noidiqua, cartaceo e più tradizionale, entra gratuitamente nelle case di tutti gli abitanti di Quarrata che lo apprezzano per gli argomenti legati alle persone del territorio ed esiste grazie al sostegno economico degli inserzionisti. Il “Segnalibro” invece abita nelle pagine più care alle nuove generazioni, ossia quelle del web. Dunque i giovani scrittori si confrontano con uno stile più immediato, di tipo quasi diaristico, e soprattutto possono spaziare in un foglio di lavoro infinito, in cui inserire anche tutti i disegni e le foto che preferiscono. Ma a parte queste differenze, c’è una cosa che accomunava tutti quel pomeriggio: la passione per l’informazione, per la scrittura, e il desiderio di emozionare i lettori con le parole.

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