Lotta al lavoro sommerso

Lotta al lavoro sommerso

di Daniela Gori

giugno 2018

Una serie di controlli hanno portato recentemente a scovare varie situazioni anomale in alcune ditte sul territorio. Queste importanti operazioni di verifica erano già iniziate nel 2017 e tutt’ora stanno continuando con l’obiettivo di contrastare lavoro sommerso e contraffazione. Si tratta di azioni che hanno la finalità di favorire a Quarrata uno sviluppo economico integro, che possa dare un contributo alla comunità in termini di benessere onesto e non di illecita speculazione. Infatti oltre a garantire la sicurezza sul lavoro, i controlli contribuiscono a fermare la concorrenza sleale nei confronti di chi rispetta le regole onestamente. 

Le indagini e i sopralluoghi nascono da operazioni congiunte da parte della Polizia municipale di Quarrata, i Carabinieri della locale Stazione, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e il personale dell’Ispettorato del lavoro e della Asl. Per portare a termine questo tipo di controlli è proprio necessaria la collaborazione tra le Unità, e ognuno partecipa per le proprie competenze: i carabinieri per il controllo dei documenti, Vigili del fuoco e Asl per la sicurezza nell’ambiente di lavoro, l’ispettorato per la verifica degli atti che regolamentano le attività. Soprattutto nel caso delle etichette contraffatte, la Guardia di Finanza ha dato un contributo fondamentale, scovando le irregolarità tramite le banche dati che danno informazioni sulla tracciabilità delle merci. Durante un’indagine gli agenti hanno scoperto un’attività di falsificazione di capi d’abbigliamento tramite le etichette: in una ditta i capi venivano prodotti nel nord Africa e poi importati in Italia, e a questi veniva poi applicata un’etichetta con la dicitura “Made in Italy” ed immessi sul mercato come prodotti italiani. Tutto il materiale non conforme è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza. 

Le irregolarità di tipo giuridico che nei mesi scorsi sono state riscontrate, riguardavano poi in alcune situazioni la manodopera, con operai privi di contratto di lavoro e di garanzie assicurative. Ancora, durante un altro sopralluogo gli operai sono stati trovati sul posto di lavoro in condizioni igieniche malsane, in uno stabile privo dei più banali requisiti che tutelano la salute e nel mancato rispetto delle norme di sicurezza. Le irregolarità riscontrate sono adesso al vaglio delle autorità competenti che, al termine degli accertamenti e delle verifiche necessarie, prenderanno i provvedimenti conseguenti nei confronti dei responsabili delle infrazioni.

«Tutti questi sopralluoghi portano comunque a dei risultati» ha osservato il comandante della polizia municipale Marco Bai. «Infatti dopo i controlli nelle ditte che avevamo trovato irregolari, a una successiva verifica abbiamo riscontrato che i titolari si sono adeguati rispettando la normativa»

Grande la soddisfazione anche da parte dell’amministrazione comunale per i risultati ottenuti in queste operazioni. «Siamo contenti di vedere che a Quarrata la cooperazione tra organi competenti sta sostenendo una parte importante nella lotta contro il lavoro sommerso» ha dichiarato il sindaco Marco Mazzanti. «Gli effetti negativi di tante attività irregolari si ripercuotono su lavoratori, imprese e governi».

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