Una nuova opera per Vinicio Magni

Una nuova opera per Vinicio Magni

di Daniela Gori. Tratto da la Nazione.

settembre 2015

Vinicio Magni, il “Geppetto quarratino”, l’artigiano delle “sculture a pedali”, ne ha pensata un’altra delle sue, e incredibile a dirsi, è riuscito a realizzarla: la ricostruzione in scala ridotta 1:50 del complesso museale di Santa Croce di Firenze, con tanto di statuina di Dante al posto giusto. L’opera di Magni, insieme alla mostra collettiva di pittura di Marcello Brotto e Dario Magazzini, è stata esposta fino al 30 settembre al Polo Tecnologico, piazza Agenore Fabbri, Quarrata.

Lunga 2 metri, larga 40 cm, e alta 135, con il campanile di 90 cm, è tutta in legno, naturalmente. Ci ha messo sette mesi, neanche tanto, se si pensa che le parti che nell’originale sono in mattoni o pietra le ha disegnate, e si parla di rettangolini di 8x4mm, con pennarelli a punta fine e pennelli, colorate con pazienza, ridefinite con precisione. Il risultato è il capolavoro, un manufatto che associa la bellezza di un luogo reale, una piazza inconfondibile e ricca di memoria storica, all’arte e alla pazienza artigiana della falegnameria che proprio a Firenze ha visto la luce nelle botteghe intorno a piazza Santa Croce. Per arrivare alla realizzazione completa e fedele del complesso, c’è voluta anche una gran preparazione.

Magni prima di tutto ha indagato su google, da cui ha preso foto e disegni per la struttura e le misure. Poi la documentazione: su libri e riviste ha studiato ogni particolare, ogni piccola caratteristica, ogni sfumatura. E poi la ricerca del legno adatto, di vario tipo, e di vari spessori, da 6 a 16mm. Alla fine l’effetto è eccezionale, l’incontro tra passato e presente, tra la Storia e le piccole grandi storie della nostra quotidianità. 

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