Piano operativo comunale

Piano operativo comunale

di Daniela Gori

settembre 2018

Hanno avuto tempo fino al 23 di questo mese di settembre gli Enti, i privati cittadini e le associazioni per presentare eventuali osservazioni al Piano operativo comunale di Quarrata (POC). Infatti, c’erano 60 giorni dalla pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Toscana, avvenuta il 25 luglio, come previsto dall’iter di adozione di questo strumento urbanistico, perché i soggetti interessati avessero la facoltà di inviare al Comune le loro proposte. Queste adesso dovranno poi passare allo studio del Consiglio comunale e da questa analisi accolte o respinte. 

Il POC era stato già esposto il 5 luglio alla cittadinanza durante un incontro pubblico. «Il POC, insieme al piano strutturale, costituirà lo strumento necessario alla pianificazione urbanistica» aveva sottolineato il sindaco Mazzanti «così da poter prevedere lo sviluppo futuro della città. E’ quindi un importante obiettivo che stiamo raggiungendo in questo mandato amministrativo». Prima che il POC venga adottato trascorrerà ancora del tempo, e non solo per il vaglio delle osservazioni. Infatti il Piano Operativo Comunale dovrà essere inviato alla Regione Toscana e al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, e poi, nel caso ottenga il parere favorevole, tornerà  al Consiglio Comunale, per la definitiva approvazione. Pare inoltre che l’amministrazione comunale intenda procrastinarne l’adozione nell’attesa delle ultime indicazioni della Regione per quel che riguarda la gestione del rischio alluvioni. I vincoli del PGRA (Piano Gestione Rischio Alluvioni) emanato dalla Regione nel 2015 infatti risultano troppo rigidi per quel che concerne la possibilità di edificazione in buona parte della piana quarratina. Questo comporta per molti di cittadini grosse difficoltà nell’ottenere concessioni e autorizzazioni edilizie. Tuttavia, il nuovo Piano ha il lato positivo di rinunciare al passato sistema delle Aree a Pianificazione Differita (APD), nate per gestire l’attuazione delle aree di espansione, secondo criteri di equità e in cambio di risorse da destinare alla collettività in maniera strutturale, ma che purtroppo ebbero il risvolto della medaglia di limitare lo sviluppo urbano di Quarrata. 

Altro aspetto positivo del nuovo piano è la possibilità di rendere più appetibili sul mercato immobili commerciali con il cambio di destinazione d’uso. Resta però da vedere a quanto potranno ammontare i costi per gli oneri di urbanizzazione qualora i proprietari dei grandi immobili su via Montalbano decidessero di ristrutturarli.

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