I brevi di Noidiqua

I brevi di Noidiqua

di Redazione

dicembre 2025

Serena Pisaneschi è un’impiegata amministrativa e contabile, con la passione per la lettura e la scrittura.

Scrive da più di venticinque anni, ha frequentato anche un paio di corsi di scrittura creativa. «Ho imparato moltissimo da questi corsi» racconta «e da un laboratorio virtuale che proponeva esercizi e in cui gli utenti erano i giudici più severi. Col tempo la mia scrittura si è affinata, migliorando, anche se non si finisce mai di imparare. Sono ancora alla ricerca della mia voce e il cammino per definirla, oltre che essere un percorso che non deve avere fine, è sempre entusiasmante». Serena è inserita come autrice in alcune antologie, qualche anno fa si è decisa a scrivere un romanzo “Il resto della vita” pubblicato da Di Leandro & Partners, che nasce ispirato da un gruppo di auto aiuto a cui l’autrice ha partecipato anni fa. «In realtà non è il primo» confessa, «ce ne sono altri due nel cassetto, ma sono rimasti allo stato embrionale della prima stesura». “Il resto della vita” è un inno alla resilienza femminile. «Il circolo di donne» spiega Serena «in un momento della mia vita, mi è stato prezioso. Senza timore di giudizio o incomprensione, ognuna di noi parlava a cuore aperto della propria quotidianità, di quello che, in quel momento, la portava lì. Così ho voluto creare una storia che parlasse di quella vicinanza che molto spesso provano le donne, accomunate non per forza da un’esperienza comune. La predisposizione alla condivisione, al sostegno reciproco, l’ho sempre vissuta come un valore aggiunto della sensibilità femminile. Spesso si tende a tenersi tutto dentro, quando invece basterebbe anche una sola persona con cui potersi aprire. Le protagoniste del romanzo si trovano per caso e poi si scelgono come stampella l’una dell’altra, sottolineando una solidarietà che fa bene al cuore. Si stanno accanto, si ascoltano reciprocamente, si aiutano, si sostengono. È una storia che parla dell’amicizia tra donne, in cui io credo fermamente».

Da giovedì 30 ottobre è attiva la nuova versione sperimentale per i mercati settimanali in piazza Bellucci. La sperimentazione durerà un anno, con lo scopo di incentivare i cittadini e dare nuova linfa al commercio ambulante.

La nuova pianta dei due mercati settimanali ha introdotto nell’area Bellucci la novità del transito a senso unico e parcheggio anche il sabato (prima era solo il giovedì). La vera novità la possibilità di accedere e parcheggiare nell’area del mercato il sabato, tenendo bene presente che dalle 8 alle 13 la sosta è regolamentata da disco orario. Gli stalli disponibili nei giorni e orari di mercato (giovedì e sabato) sono 45 e la sosta è gratuita. Con il nuovo senso di marcia (in vigore anche fuori dai giorni e orari di mercato) si accede da via Matteotti dal lato dove ci sono i servizi igienici e si rientra su via Matteotti dal lato opposto. Tra i commercianti c’è abbastanza fiducia in questa nuova sperimentazione, anche se gli acquisti dipendono dalla situazione economica delle persone, questo rinnovamento è ritenuto positivo. Altri ambulanti si sono dichiarati soddisfatti perché questa decisione dell’amministrazione comunale è stata presa contattando gli operatori e ascoltando le loro proposte, anche per quanto riguarda le modifiche alla viabilità. La nuova ubicazione dei banchi che ha consentito di adibire a parcheggio, anche il sabato, una parte di piazza Bellucci è dovuta al calo di banchi proprio il sabato: sono scesi a 34, una decina in meno rispetto al passato, per cessazioni di attività.

 

Si intitolerà “Natale, la vita che nasce”, la mostra del fotografo montalese Gabriele Bellini.

Verrà inaugurata sabato 13 dicembre, alle ore 15.30, presso il locale della Compagnia della chiesa San Giovanni Evangelista di Montale, e durerà fino al 6 gennaio, coprendo così tutte le festività. I protagonisti, come si intuisce dal titolo, saranno soprattutto i bambini nei loro primi mesi di vita, alcuni dei quali fotografati in posizione fetale. Non mancheranno nemmeno ritratti di donne con il pancione. L’ingresso sarà libero. Gabriele Bellini, stimato professionista con lo studio ad Agliana, è uno dei collaboratori della rivista che state leggendo. Fra i suoi progetti di maggiore spessore, ricordiamo il libro “Montale al tempo del Covid 19; Immagini del lockdown e della fase successiva”, del 2021, il cui ricavato è stato devoluto alle sezioni montalesi della Misericordia e della Croce d’Oro.

 

Il sipario sulla stagione del teatro Moderno si alza venerdì 19 dicembre per l’anteprima di stagione (fuori abbonamento), con il concerto gospel che vedrà sul palco The Women of God (le Donne di Dio).

La stagione in abbonamento si apre sabato 17 gennaio con Alessandro Benvenuti e Marina Massironi, protagonisti de “La Tigre” di Ramon Madaula, regia di Alessandro Benvenuti. Sabato 24 gennaio, dal romanzo di Luigi Pirandello, per la regia di Giorgio Marchesi e Simonetta Solder, va in scena “Il fu Mattia Pascal”. Sabato 14 febbraio, Alessandro Riccio e Claudia Allodi portano in scena “La meccanica dell’amore”. Sabato 7 marzo arriva “Vicini di casa” con Amanda Sandrelli e Gigio Alberti, per la regia di Antonio Zavatteri. Venerdì 27 marzo è il momento di Katia Beni, in scena con “Tutto sotto il tetto” scritto da Katia Beni con Donatella Diamanti. Giovedì 9 aprile, ci sarà Giovanni Scifoni, protagonista di “Frà-San Francesco, la superstar del Medioevo” monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano Di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli.

Il 26 ottobre scorso si è spenta a 73 anni Lucia Giulia Bini.

Le esequie, nel rispetto della volontà che lei stessa aveva espresso, sono state celebrate in forma strettamente privata martedì 28 ottobre. Il marito e i figli hanno rispettato la volontà di Lucia ma sentono la necessità di ricordarla alla comunità che l’ha tanto amata e ringraziare con profonda gratitudine il personale medico e infermieristico dell’Hospice “La Limonaia” di Spicchio per le premurose cure con le quali hanno accompagnato la loro congiunta negli ultimi giorni di vita e i suoi familiari in quel difficile momento. Lucia Giulia Bini era un’ex insegnante che per quasi cinquant’anni ha dedicato la vita ai bambini e all’insegnamento nella scuola materna di via Dante Alighieri a San Niccolò. Con pazienza, dolcezza e un sorriso sempre pronto, ha accompagnato generazioni di piccoli nel loro primo cammino nel mondo, insegnando loro il valore della gentilezza, della curiosità e dell’amore per la vita. La sua voce, le sue storie, le sue carezze e la sua dedizione resteranno per sempre nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di incontrarla. «E’ stata contraccambiata nell’affetto da questi bimbi che, anche dopo tanti anni, ormai adulti, quando la incontravano la salutavano chiamandola ancora affettuosamente “maestra” ed è così che vogliamo ricordarla con infinita commozione. Vogliamo anche ringraziarla con affetto per quanti bei ricordi ci ha lasciato» dicono il marito e i figli. La famiglia Giandonati  esprime, inoltre, pubblicamente riconoscenza all’Hospice di Spicchio per la dedizione e la professionalità dimostrata.

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