Luca Nesti & Banda Gaber – per raccontare il Signor G.

Luca Nesti & Banda Gaber – per raccontare il Signor G.

di Piera Salvi

settembre 2025

Luca Nesti, aglianese doc, cantautore e organizzatore di eventi a livello locale e nazionale, con la sua autenticità riesce a trasmettere le stesse emozioni di Giorgio Gaber nel “Teatro canzone”. Luca Nesti & Banda Gaber, ovvero il nostro concittadino e i musicisti storici di Gaber, raccontano il Signor G, con la regia audio-video di Andrea Bertini. Stanno portando in tutta Italia un racconto coinvolgente e inedito che valorizza la fase musicale di Gaber e ne racconta aneddoti, dalla voce dei musicisti che con lui hanno vissuto quella irripetibile esperienza, grazie anche a una serie di testimonianze ritrovate tramite la Fondazione Gaber e le persone a lui più vicine. Quindi anche uno sguardo privilegiato su ciò che accadeva dietro le quinte. Nesti canta le canzoni di Gaber, con la sua bella voce e la sua genuinità, riuscendo contemporaneamente a trasmettere al pubblico le straordinarie emozioni che infondeva l’intramontabile Signor G. Nella nostra zona, lo ha sperimentato direttamente il pubblico presente agli spettacoli ad Agliana e Montecatini.

Il progetto Banda Gaber è nato nel 2022 come omaggio nel ventennale dalla scomparsa dell’artista (1° gennaio 2003). Nesti è stato scelto per la reinterpretazione personale delle canzoni e il racconto semplice e chiaro della storia di Gaber.

«Da molti anni non salivo più su un palco da protagonista» dice Luca. «Le perplessità erano tante, non ho una timbrica simile a lui e vengo da un percorso musicale diverso. Ma fino dal primo concerto ho trovato gradimento. Il mio compito è facilitato dagli straordinari musicisti che hanno accompagnato Gaber per una vita. E’ un viaggio emozionante, che ci ha permesso di incontrare un pubblico variegato e appassionato, pronto a lasciarsi coinvolgere dalla forza senza tempo delle canzoni di Gaber. Lo spettacolo ha un interesse trasversale. La lucida attualità dei testi di Gaber è ancora disarmante e il suo messaggio vivo e necessario. Le sue canzoni conservano un’identità unica, una voce fuori dal coro capace di far riflettere, emozionare e stimolare il pensiero critico. Lo spettacolo non si limita a celebrare Gaber attraverso la sua musica, ma cerca di raccontarlo nella sua complessità, esplorando il suo pensiero, l’ironia e la straordinaria capacità di osservare il mondo».

Come è entrato il nostro Luca Nesti in questo prestigioso progetto?

«Venni chiamato inizialmente come autore» racconta «per rivedere, attualizzare e semplificare lo spettacolo che Gaber portava in teatro. Nel periodo di elaborazione Banda Gaber fece una serie di casting per trovare un interprete che rispettasse il contenuto e l’esposizione. Quasi tutti i partecipanti cercavano di imitare Gaber, che è inimitabile. Alla fine venni scelto io, che avevo cantato tutti i provini e prodotto il racconto dei nuovi monologhi, aneddoti e racconti sconosciuti. Accettai orgogliosamente anche perché l’incontro con gli storici musicisti di Gaber, mi ha dato entusiasmo e una garanzia che avrebbe messo tutti nella migliore condizione di esprimersi. Oggi canto Gaber ma forse non avrei fatto questo mestiere se quando ero ragazzino Pupo non mi avesse chiamato a suonare per lui chitarra e percussioni. Era il 1984 e io lavoravo in una concessionaria di auto. Pupo è stato il primo a darmi fiducia e ora mi esibisco con gli storici musicisti di Giorgio Gaber».

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