di Giacomo Bini
dicembre 2025
Fidanzati e podisti, appassionati di corse in montagna ma di quelle lunghe e difficili, Chiara Innocenti e Gabriele Pierozzi, lei montalese e lui aglianese, hanno compiuto insieme una impresa che ha qualcosa di epico tagliando il traguardo del Tor de Géants, una gara di enduro trail running fatta solo per chi ha gambe e cuore forti. Si tratta del giro delle montagne della Valle d’Aosta, pari a 330 chilometri in alta quota per un dislivello complessivo di circa 26mila metri. Chiara e Gabriele hanno completato l’impresa in 113 ore, quattro giorni e mezzo di corsa, riservando poco tempo al sonno e compiendo arrampicate anche notturne sui sentieri di entrambe le due Alte Vie della Valle d’Aosta con partenza e arrivo a Courmayeur.
Il tempo realizzato dalla coppia è di notevole rilievo perché è di gran lunga inferiore al massimo di 150 ore previsto dal regolamento per portare a termine il percorso. Alla gara hanno preso il via in 1.200 e la durissima selezione ne ha fatti ritirare 400. Chiara, tesserata per la squadra Run Out di Prato e per l’Aurora di Montale, ha anche ottenuto un piazzamento di prestigio tra le donne essendosi classificata al 21esimo posto nella classifica femminile. Quella del 2025 è stata oltretutto un’edizione particolarmente competitiva visto che l’anno scorso il tempo di Chiara sarebbe valso l’ingresso nei primi dieci. I due fidanzati hanno corso l’uno al fianco dell’altra ma alla vigilia non lo avevano programmato, perché a volte correre insieme può non essere conveniente in quanto ognuno ha i propri ritmi. Invece, spontaneamente, contando evidentemente in un’intesa profonda tra loro, hanno finito per fare coppia anche in corsa utilizzando a pieno i vantaggi della collaborazione.
«Andare insieme ha i pro e i contro in queste corse» spiega Chiara «in questo caso Gabriele è stato per me fondamentale soprattutto perché mi ha aiutato a vincere il sonno, specie nelle corse notturne, perché una delle difficoltà principali è stata proprio quella di dormire poche ore. Ma anche io l’ho sostenuto nei momenti di difficoltà e siamo arrivati insieme al traguardo, con lo stesso tempo». La corsa ha avuto poi un significato speciale per Chiara che proprio in coincidenza con l’impresa in Valle d’Aosta ha compiuto 40 anni e li ha festeggiati sulla linea del traguardo insieme al suo fidanzato Gabriele in un momento che resterà di sicuro impresso nella memoria di ciascuno di loro.
Non è il primo successo importante per lei. L’anno scorso la podista montalese è arrivata seconda al TO100 Cervino-Monte Bianco, una corsa di 100 chilometri di lunghezza, quest’anno ha vinto l’ultra trail del Mugello (60 chilometri) e l’ultra trail Cote d’Azur Mercantour di 120 chilometri e si è piazzata al secondo posto al Dolomiti Extreme Trail (103 chilometri). «Ho iniziato a correre una decina d’anni fa» racconta Chiara «stavo allenandomi per il cammino di Santiago e ho iniziato a vedere persone che correvano sui pendii delle montagne ne sono rimasta affascinata. La montagna mi attrae da sempre ma correre su quei sentieri mi dà molta emozione. E’ una grande passione e quando si è spinti dalla passione si possono anche fare cose che sembrano impossibili».






