Giacomo Tempestini – illustratore e disegnatore di cartoni animati

Giacomo Tempestini – illustratore e disegnatore di cartoni animati

di Marco Bagnoli. Foto: Giacomo Bracciali

settembre 2025

Giacomo Tempestini nella vita disegna i cartoni animati, e dice che il suo è il mestiere più bello del mondo. Che dite, sembra troppo semplice così? Eppure a vederlo sembra davvero molto contento di sé. Forse perché alle spalle si snoda una storia un po’ complicata, una di quelle che ti porta ad un meritato lieto fine con un gran sospirone.

Giacomo, che farà trentadue anni a novembre, una volta è stato un bambino, e ancora si ricorda di come i suoi genitori, per farlo star buono al ristorante, non gli davano lo smartphone come fanno oggi, anche perché all’epoca mica esisteva; i suoi genitori lo incitavano a scarabocchiare sulle tovagliette disposte con cura dai camerieri, che infatti buttavano un’occhiataccia. E col passare del tempo, quegli scarabocchi iniziarono a prendere la forma di disegni belli e buoni. Insomma, è perfettamente inutile dire che il piccolo Giacomo divenne un appassionato di disegno – e del resto era già un patito di cartoni animati e di fumetti.

Arrivato più grandicello, al momento delle prime scelte serie della vita, quelle per la scuola, ecco che in qualche modo si ritrovò come a tradire un po’ sé stesso, preferendo una scuola “utile” ad una sentita col cuore e fece l’Istituto Alberghiero a Montecatini, come cuoco, una scuola ovviamente di grande qualità, che gli insegnò tutto quello che poteva essere utile fare in cucina. Peccato solo che aveva poco che potesse nutrire la sua anima: intorno al 2015, col diploma in tasca, trovò qualche lavoretto in alcuni ristoranti, solo per rendersi conto che quel lavoro proprio non era il suo. Ed è bene dire che per Giacomo la cucina è una vera e propria forma d’arte, al pari della pittura e della scultura… A un certo punto, le informazioni giuste giunsero a lui, e così Giacomo venne a sapere che a Firenze c’era The Sign, la scuola per diventare disegnatore di fumetti. A venticinque anni era il momento buono di buttarsi, e allora si iscrisse al triennio, lo portò a termine, e quasi dalla mattina alla sera divenne un disegnatore qualificato e professionale, pronto per lavorare.

Ma secondo voi, è facile trovare lavoro come disegnatore di cartoni animati, intendo qui in Italia? La risposta è NO!, ma il nostro concittadino ci riuscì lo stesso, e oggi lavora stabilmente a Firenze presso la DogHead Animation, e campa disegnando i cartoni per RAI Kids, Prime e Netflix. Questo è il momento in cui l’eroe trova il tesoro, quindi applausi, prego. Sì, ma in pratica lui cosa fa tutto il giorno? Beh, per diverse ore lavora nell’ampio open space dell’azienda, nella Manifattura Tabacchi. E il resto del tempo pensa continuamente ai cartoni animati che farebbe lui – anzi, a sentirlo si direbbe che pensa a quelli che farà di sicuro. Ha in mente dei video animati incentrati sulle problematiche che grandi e piccoli affrontano ogni giorno, come l’ansia, l’autostima, il rapporto con gli altri, un qualcosa di educativo, magari realizzati in collaborazione con uno psicologo. E con questo non vuole dire che quello che passa in televisione e su internet sia totalmente stupido e inutile, tutt’altro: i cartoni animati sono una roba raffinata, pensata per i bambini da degli adulti che ancora pensano come bambini, e che come bambini si divertono nel farlo. Sono una forma d’arte, c’è poco da fare. Anche nella loro “inutilità”: come dice il filosofo, l’Arte non serve a niente, nel senso che non è asservita a niente, non deve essere utile, basta a sé stessa, un po’ come gli animali da compagnia.

Giacomo ha anche lavorato sulle prime due serie di Zerocalcare, mentre adesso, come di consueto, non ci può rivelare il progetto in corso, anche se sappiamo sulla fiducia che saprà farsi valere. L’anno scorso ha disegnato le illustrazioni di un libro per bambini scritto da Federica Rabbaglietti, che lo contattò dall’Inghilterra. Il frutto del loro lavoro, che può essere acquistato comodamente in rete, si intitola “Pico e il segreto delle sue ali”. Quest’estate, assieme ad Alessia Scafetta della biblioteca Marcesini, ha presentato il libro al parco di Carabattole, al cospetto di un pubblico di bambini attenti e curiosi: la storia è stata letta, e poi Giacomo ha condotto un piccolo laboratorio con carta e forbici dai bordi arrotondati, per ricreare tutti insieme i personaggi del libro.

Che altro dire? Che questi ragazzi della DogHead Animation sono dei grandi artisti: non solo creano le animazioni e disegnano i passaggi intermedi tra due diverse posizioni di un personaggio; ma sono anche capaci di cambiare stile ad ogni nuova produzione – e nei cartoni di oggi lo stile varia tanto, e lo stile è tutto. Personaggio preferito di Giacomo? Wolverine, ma anche Willy il Coyote. E poi adora il panorama western di Tex Willer, e quello dei film di Clint Eastwood, che vedeva col nonno. Logan, Clint e Willy li porta tatuati addosso: sono alcune delle cose che non si possono cancellare.

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