di Piera Salvi
dicembre 2025
Dalla vendita di sigari e sigarette fino a offrire tanti servizi in più, come la consegna dei kit per la raccolta differenziata. E’ l’evoluzione di una tabaccheria attiva da novant’anni: la Tabaccheria Cipriani di San Niccolò. E può capitare anche di sventare una rapina, magari finendo al pronto soccorso, ferita da un colpo di pistola a una gamba, come accadde il 23 agosto 2011 alla titolare, Elisabetta Cipriani, ma con il rapinatore in fuga senza aver preso un euro.
L’ultima storia dell’anno è quella della Tabaccheria Cipriani, iniziata nel 1935 quando Pasqualino Cipriani aprì una tabaccheria in via Fosso Nuovo a San Niccolò. Poi i figli di Pasqualino, Alfredo (conosciuto col soprannome di Grandinina) e Guido, entrambi rientrati dalla Seconda guerra mondiale, ottenendo un riconoscimento per essere stati prigionieri (Alfredo in Africa e Guido in Albania), decisero di ampliare l’attività che si trasferì in via San Niccolao, dove si trova adesso. Proseguirono con la tabaccheria e aprirono un forno e un negozio di generi alimentari. Anni in cui c’era tanta solidarietà nei paesi. «Mia nonna Tisbe» racconta Elisabetta Cipriani «faceva il pane non solo per venderlo al forno ma per distribuirlo al vicinato». Pasqualino e Tisbe avevano avuto nove figli. Elisabetta è figlia di Roberto (morto il 27 ottobre 2010), anche lui dedito all’attività di famiglia, che fino al 1989 è andata avanti con tabaccheria, alimentari e forno. «Mia mamma, Bruna» racconta ancora Elisabetta «era una tuttofare, stava anche al forno la notte».
Elisabetta Cipriani è titolare dell’omonima tabaccheria dal 1999, ampliando i servizi e adeguandosi ai tempi: dal 2002 è ricevitoria del lotto e gratta e vinci, poi è stata introdotta la possibilità di effettuare anche vari pagamenti, è Punto Poste per il ritiro e spedizione di pacchi postali e, da quest’anno, anche punto di consegna per i kit della raccolta differenziata. Elisabetta si avvale della collaborazione del marito Franco Sforzi, ma in negozio è già entrata la quarta generazione con il loro figlio Alessandro mentre l’altra figlia, Alessia, dà una mano compatibilmente con l’impegno degli studi universitari. Recentemente Elisabetta è stata premiata con la “T D’onore” della Federazione italiana tabaccai (Fit) per avere tagliato il traguardo dei venticinque anni da titolare. In realtà, è titolare della storica Tabaccheria Cipriani da ventisei anni e porta avanti una lunga tradizione di famiglia. Il riconoscimento, con diploma, è stato conferito nell’ambito di una cerimonia della Federazione italiana tabaccai, svolta a Carrara e inserita nella “Fiera del tabaccaio in tour” alla presenza dei vertici della Fit, a partire dal presidente nazionale Mario Antonelli. «Sono molto grata per questo riconoscimento» dice soddisfatta, «non solo per me, ma per tutta la mia generazione, per tutte le persone della nostra famiglia che si sono impegnate dal 1935 a ora. Avrei voluto che questa soddisfazione potesse essere assaporata soprattutto da mio padre».
In questa lunga storia che registra anche una eccezionale vincita, centomila euro per un fortunato sconosciuto che acquistò un gratta e vinci da due euro l’8 luglio 2019, resta indelebile il ricordo di quella rapina sventata in una calda mattinata d’agosto, verso mezzogiorno. Nel negozio, di solito molto frequentato, in quel momento c’erano solo Elisabetta e il marito Franco. Entrò un uomo, con il volto coperto dal casco, mise un borsone sul banco e disse alla titolare: «Metti tutti i soldi che hai qui». Lei immaginando uno scherzo, disse: «Non ci penso nemmeno». Non era uno scherzo, il malvivente tirò fuori una pistola, partì un colpo che ferì Elisabetta a una gamba, fortunatamente solo di striscio. Il marito reagì e riuscì a mettere in fuga il rapinatore. Da allora il negozio è protetto da videosorveglianza. «Ho ancora la cicatrice nella gamba» racconta Elisabetta. In questa lunga storia tante cose sono cambiate, compresa la gestione dell’attività: «Prima i documenti venivano consegnati a mano» racconta Elisabetta «ora è fondamentale la tecnologia e in questo è prezioso il supporto di Alessandro. In famiglia siamo tutti orgogliosi della lunga storia della nostra attività».





