di David Colzi. Foto: Adriano Tesi

settembre 2016

Claire Briant Nesti, nome d’arte di Chiara Nesti, è un talento puro, con una voce straordinaria da soprano lirico, affinata da anni di studio. La sua avventura canora è iniziata un po’ per caso quando, all’età di 3 anni e mezzo, il babbo Giovanni, di professione postino, la iscrisse a un coro per bambini del Dopo Lavoro delle Poste, per realizzare un piccolo concerto di Natale: «La prima canzone che ho cantato in pubblico è stata Jingle Bells» ricorda divertita Claire. All’età di 10 anni entrò nei laboratori di canto del Comune di Agliana, dove nacque il Coro Polifonico Terra Betinga, di cui peraltro ha fatto parte. Il passo successivo è stato la frequentazione della Mabellini di Pistoia con l’insegnante Elena Cecchi Fedi, che l’ha portata gradualmente verso la lirica, con un percorso lungo e articolato fra generi diversi. Attualmente studia con Mayumi Kuroki, soprano giapponese residente a Prato.

Ma si può cantare lirica fin da adolescenti? «No,» dice sicura Claire «perché le corde vocali ancora non sono formate e si rischiano danni permanenti. Anche io come insegnante, accompagno gli allievi in un percorso adatto alla loro età, in modo da raggiungere i vari traguardi senza stress, senza esagerare e soprattutto divertendosi. Potremmo dire che ogni età ha il suo repertorio…» Nello specifico, la nostra cantante insegna sia a Quarrata, all’Associazione With Valley, sia alla Scuola Globo Musica di Firenze.

Oltre ad esibirsi in concerti di musica classica, (a riguardo si consiglia di visitare Youtube), Claire dal 2011 si cimenta anche con il genere Metal. Fondamentale a riguardo, è stato l’incontro con Flavio Salvadori e Stefano Bertacci del gruppo Dogma, di cui Claire è stata cantante. Oggi invece è lead vocalist negli Inside Mankind, che rappresentano uno dei suoi progetti musicali fissi. Con questa formazione, a marzo, Claire ha realizzato un tour europeo che l’ha portata a partecipare persino all’Elements of Rock, di Uster in Svizzera, ovvero il festival mondiale di White Metal. Quindi ti trovi bene nel contesto Metal? «Benissimo e negli anni ho affinato la mia tecnica, così quando canto il Metal, passo dal registro lirico per gli acuti, a quello moderno per i toni gravi. Questo modo “ibrido” di usare la  voce, mi ha fatto avere i complimenti sia dai cantanti lirici che moderni». Insomma, ti destreggi fra sacro e profano… «Entrambi i mondi mi appartengono. Quando affronto i personaggi delle lirica, tipo le donne di Puccini, le guardo dall’alto perché il genere richiede  una interpretazione  teatrale, mentre con il Metal tiro fuori la parte più estroversa di me».

Un’altra svolta nella sua vita è avvenuta quando ha incontrato il quarratino Gabriele Bellini, chitarrista Metal, compositore e produttore a livello nazionale, che l’ha coinvolta in tanti suoi progetti, fra cui l’etichetta musicale Qua Rock Record, l’associazione Qua Rock, e l’ha inserita come cantante nella sua band, i JMP, che si occupa di improvvisazione sulle colonne sonore dei film. Un’altra collaborazione prestigiosa con il musicista quarratino, riguarda la rifondazione degli Hyaena, band cult del Metal italiano anni ’80, di cui Bellini è stato uno dei fondatori. «Quando Gabriele mi ha chiesto di entrare nel gruppo come cantante, mi sono molto emozionata». A maggio di quest’anno la nuova formazione degli Hyaena ha avuto il suo debutto a Modena, all’Acciaio Italiano Festival.

Oggi, quale tipo di musica ti piace ascoltare? «Mi piace molto quella delle band emergenti, di cui compro i dischi, e quando posso vado a vedere i concerti; naturalmente mi riferisco anche a gruppi locali. Io credo che l’Underground deve essere valorizzato, e noi musicisti che orbitiamo in questo mondo, dobbiamo essere solidali, invece di perderci in invidie ed egoismi, come talvolta accade» conclude Claire Briant Nesti.