Luciano Fabbri – fabbro per lavoro e per passione!

Luciano Fabbri – fabbro per lavoro e per passione!

di Piera Salvi

giugno 2025

Molti sognano di trasformare il proprio hobby in lavoro. Lui invece ha fatto della sua professione un hobby. Perché quel lavoro di fabbro, che ha cominciato a fare a soli 12 anni, per lui è sempre stato una grande passione e ora che ha 88 anni continua a praticarlo come passatempo ed esercizio della fantasia.

E’ Luciano Fabbri, della nota azienda Fabbri Infissi, nato in una famiglia di artigiani del ferro battuto con una lunghissima storia: in base alla memoria sulle origini, l’attività risale al 1862 con il bisnonno di Luciano, Emilio, e ora è giunta alla quinta generazione. Lui rappresenta la quarta generazione. I nomi dei suoi predecessori sono impressi su una targa che possiamo vedere appena varcato il cancello dell’azienda: su un pilastro c’è una bellissima incudine e su un pannello i nomi di chi ha fatto la storia della ditta, partendo da suo nonno Attilio, suo padre Giuseppe, i suoi fratelli maggiori Fernando e Cordero e infine c’è anche il suo nome: Luciano, l’unico in vita, tutti gli altri sono deceduti. «Questa incudine è storica» ci spiega; «su questa incudine hanno lavorato tutte le generazioni di fabbri della mia famiglia. L’ho voluta valorizzare, sistemandola qui. E’ un simbolo». L’incudine è vicina al logo dell’azienda Fabbri Infissi, quel logo che proprio lui ha creato: un sole luminoso che filtra attraverso una finestra ad arco, simbolo di entusiasmo, energia, positività e buonumore. Luciano è un creativo e tiene e ricordare le origini artistiche della sua famiglia. «La memoria sulle origini della ditta risale al 1862» racconta «ma probabilmente anche i miei antenati più lontani svolgevano l’attività di fabbro. La nostra famiglia è di origini emiliane ed è la stessa dinastia del noto scultore Agenore Fabbri, che era cugino di mio padre».

Luciano si è sempre dilettato a creare complementi d’arredo molto originali in ferro battuto, ma da quando la ditta è passata ai suoi figli Luciana e Alberto, lui crea per passione e soprattutto per la chiesa di San Michele, la parrocchia dove lui abita. «Ho realizzato una grata dietro l’altare, un leggio, candelabri, un fonte battesimale che il parroco usa solo per le cerimonie» racconta con gioia. «Tutti doni che ho fatto con grande piacere alla mia parrocchia. Faccio volentieri anche oggetti per gli amici. Mi piace avere una vita attiva e creativa».

Fabbri ci racconta con entusiasmo la sua storia di lungo lavoro. «Inizialmente la nostra ditta era a Ponte dei Bini, nel lontano passato era prevalente il lavoro rurale, quindi anche l’attività del fabbro era rivolta soprattutto alla produzione di attrezzi agricoli, ma anche di cancelli e inferriate, tutto in ferro battuto con incudine e martello. Ho imparato a lavorare il ferro battuto da mio padre, questa è un’arte che va tramandata». Poi il trasferimento della ditta a San Michele, tante le innovazioni ma restano fermi i punti di forza della storica azienda: l’attenzione e la cura del cliente in tutte le fasi, dal preventivo alla posa e un binomio indissolubile: qualità e artigianalità.

Intanto Luciano continua ad aggirarsi in ditta per tenere viva la sua vena artistica. Ama conversare, ha sempre un sorriso e un saluto per tutti, anche se lo trovi in paese ed è significativo esempio di anzianità attiva e ancora ricca d’inventiva.

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