Rometta party ed eventi – un’attività di famiglia per le famiglie (e non solo)

Rometta party ed eventi – un’attività di famiglia per le famiglie (e non solo)

di David Colzi

dicembre 2025

Avevamo incontrato la famiglia Morrone quasi dieci anni fa, quando ci parlarono della storia dell’alimentari Rometta di Ferruccia e della sua fondatrice, la signora Roma Emilia Ravasin, per tutti Rometta appunto, scomparsa improvvisamente nel 2015. Non staremo qui a raccontarvi tutto da capo: se volete leggere, o rileggere l’articolo, lo trovate su noidiqua.it. Noi continueremo dalla fine, quando si diceva che due dei figli, Antonio e Roberto, avevano dato vita ad un’attività parallela e complementare al negozio, col nome di Rometta party. Stavolta ne vogliamo sapere di più.

L’avventura imprenditoriale di Rometta party è iniziata nel 1992 e come molte attività di successo, è nata per soddisfare una richiesta. In quel periodo infatti, alcuni clienti dell’alimentari di famiglia chiesero allo staff di Rometta se c’era la possibilità di avere dei prodotti da asporto per i pranzi o le cene domenicali, come affettati e affini; così iniziarono a servire una famiglia, poi due, poi tre, poi divenne un vero lavoro, cresciuto con la velocità del passaparola di clienti soddisfatti«Eravamo agli albori di questo tipo di attività e nessuno conosceva ancora il significato della parola “Catering”. Allora si diceva “Rinfreschi» precisa divertito Roberto Morrone. L’evoluzione successiva, sempre per rispondere all’esigenza di mercato, divenne quella di presenziare agli eventi, soprattutto quelli più grandi, per gestire in prima persona l’aspetto del food. «Questo allargamento dell’attività di famiglia, ci permise di diversificare i nostri ambiti lavorativi. Tenga presente che in negozio c’erano ben tre coppie: io e mia moglie Sandra, Roberto e sua moglie Annalisa, oltre al babbo e la mamma, quindi tutti i giorni stavamo stretti sotto lo stesso tetto» aggiunge sorridendo Antonio Morrone. E fin da subito, Sandra e Annalisa hanno preso parte con entusiasmo al nuovo progetto dei due fratelli e tutt’ora sono una presenza fondamentale.

In poco tempo arrivarono le richieste per eventi significativi come battesimi, comunioni, fino al fatidico “giorno più bello”. «Ricordo ancora l’emozione e la tensione del nostro primo matrimonio» prosegue Antonio. «Ed ho bene in mente quando, alla fine della serata, ci presentarono e tutti gli ospiti applaudirono; fu una bella soddisfazione». A quel punto il sostantivo “party” non bastava più, così è nato “Rometta eventi”, che si è affiancato al primo brand per le manifestazioni di maggior spessore e impegno. «Comunque non abbiamo perso di vista le nostre origini» prosegue Antonio «e continuiamo tutt’ora a seguire anche le feste in casa, preparando cibi da asporto, accontentando già la seconda generazione di clienti, che magari ci hanno conosciuti negli anni ’90 ai tempi della comunione e adesso ci richiamano per un battesimo». Ovviamente lo staff negli ultimi tre decenni si è molto allargato ed oggi conta, fra collaboratori fissi e occasionali, circa una ventina di persone. «Quando si è così in tanti, fare squadra è fondamentale» precisa Roberto. «Per questo sia io che mio fratello cerchiamo di essere presenti ad ogni evento, anche se non è sempre possibile per la sovrapposizione di impegni. Quando ci siamo però, lavoriamo fattivamente in mezzo ai nostri ragazzi, aiutandoli in ogni aspetto, dallo scaricare i furgoni fino al rigovernare i piatti».

Ma nel 2025, ci si sposa ancora?

«Eccome!» continua Roberto «Sebbene è molto cambiato il modo in cui ci si sposa. Non di rado questo diventa il modo di ufficializzare una coppia che già convive e ha dei figli. Altra cosa che è cambiata è che alla chiesa, si preferisce scambiarsi le promesse nuziali direttamente nella location della festa, in stile matrimonio americano».

E’ vero che è stato sdoganato il famoso proverbio: Né di Venere né di Marte, non si sposa e non si parte?

«Verissimo. Tanti scelgono giorni lontani dal fine settimana per risparmiare. Noi, che da un paio d’anni abbiamo in gestione Villa Zaccanti, riceviamo diverse richieste dal lunedì al giovedì».

Sono cambiati anche gli sposi?

«Naturalmente. E’ capitato più di una volta di avere come clienti coppie multietniche, oppure dello stesso sesso; quest’ultime sono in forte aumento nel settore. Poi, essendo molto numerosa la comunità cinese, abbiamo servito anche in quei matrimoni».

Soddisfate ogni richiesta?

«Ci impegniamo a farlo» dice Antonio. «E rimaniamo aggiornati, seguendo i trend del momento. Ad esempio adesso vanno di moda i cibi preparati a vista; è il cosiddetto “Show cooking”. Si va dal cuoco che compone sul momento il panino col lampredotto preso dal pentolone fumante, fino al casaro che intreccia la mozzarella davanti agli ospiti. Oramai il pizzaiolo sul posto che sforna le pizze su richiesta è quasi un classico, come il Sushi chef».

Altre curiosità del vostro lavoro?

«Sempre dall’America, è arrivata da qualche anno la moda di festeggiare i diciottesimi in grande stile. Prima ci si ritrovava con gli amici al ristorante, ora vengono organizzate serate che non hanno nulla da invidiare ai matrimoni, con abiti eleganti, limousine, musica, fotografi e tutte le ricercatezze di un evento esclusivo».

Lavorate con le aziende?

«Sì, perché è un tipo di servizio molto richiesto infrasettimanale, quindi non si sovrappone con gli impegni del weekend. Ci occupiamo di convegni, meeting o di quelle giornate in cui le aziende fanno corsi di aggiornamento ai dipendenti. Inoltre collaboriamo con enti pubblici. Certamente il fatto di aver chiuso a maggio il nostro negozio a Ferruccia a marchio Carrefour, ci consente più agilità di movimento in tutte le direzioni, aumentando sensibilmente il volume del nostro lavoro e dando un servizio ancora più dettagliato» conclude Antonio.

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