Gruppo Ludico Aglianese

Gruppo Ludico Aglianese

di Marco Bagnoli

settembre 2021

C’è un gruppo di amici che si ritrova tutte le settimane il venerdì sera per decidere la migliore strategia da adottare sulla piana di Waterloo, per vedere di vincere quella maledetta battaglia. No, cari lettori, non sono dei fuori di testa, o degli accaniti guerrafondai: sono i “ragazzi” del Gruppo Ludico Aglianese.

Il gruppo nasce a fine anni ’90 qui ad Agliana, appena in tempo per organizzare la sua prima uscita pubblica, nel gennaio del 2000; la manifestazione si chiamerà appunto “Hellana e Games”, e coinvolgerà per quasi vent’anni centinaia e centinaia di persone da tutt’Italia, Roma, Milano, Venezia, nei locali del Circolo Scintilla a San Michele. Il 2020 e il 2021 sono state due annate nere per i nostri amici, che si sono fermati, come tutti – e il 2022 lo si può solo immaginare. È questo un momento obbligato per riposarsi e pensare al da farsi. Quello delle miniature dei soldatini, opportunamente dipinte come si deve, è un passatempo, a discapito del soggetto, del tutto pacifico, che accompagna per mano nel migliore dei modi la dimensione individuale, di preparazione, con quella collettiva, in compagnia, quando attorno ad un tavolo col panno verde si è chiamati a stringere gli occhi per immaginare reale quelle realistiche riproduzioni. Il gruppo coinvolge una trentina di persone, tutti dai quaranta ai cinquant’anni, più qualche ragazzo più giovane che abbassa un po’ la media.

Presidente coordinatore, nella pluralità delle differenti competenze debitamente distribuite, è Claudio Roscilde, il solo, per colmo, che non dipinge e non si dedica al lavoro manuale, mentre molti altri si sono nel tempo specializzati con esiti sopraffini. Claudio, che ha iniziato come molti ad appassionarsi ai soldatini da bambino, dopo il matrimonio è tornato ad interessarsi all’argomento, ed è proprio lui che organizza e mette a punto tutti i dettagli storici. Parlare di soldatini è infatti, ahimè, parlare di Storia, quella con la “S” maiuscola, e i dettagli delle ricostruzioni diventano importanti; le epoche storiche così si susseguono una dopo l’altra, da quella romana a quella napoleonica, fino ai due conflitti mondiali. E mentre si è tutti presi a tenere d’occhio le differenti scale adottate, ecco spuntare anche il fantasy, apprezzato in particolare dai ragazzi più giovani.

Ma detta così sembra tutto un gioco da bambini; a parte il fatto che i bambini quando giocano sono serissimi, ma poi andatevi a rivedere i gruppi di gente accalcata nei locali dell’“Hellana e Games”, e fatevi due conti sul “mini-indotto” che questa movimentava. Se è vero che, come disse qualcuno qualche anno fa, con la cultura si mangia eccome, è ancor più vero che l’industria del divertimento si mette proprio direttamente a tavola con forchetta e coltello, e riempie i locali della zona.

E che dire dei premi? Finché ne vorrai! Visto l’afflusso di visitatori – e senza pagare nessun biglietto! – un po’ da tutta Italia, come si diceva, è sembrato carino coinvolgere un po’ tutti con un premio, a partire dalla migliore riproduzione e così via. Allora, se è venerdì e vi capita di passare in piazza a San Michele, affacciatevi negli spazi della vecchia banca: le truppe sono già schierate, ma con questo caldo sono anche congelate nell’eroica posa di circostanza, eternamente motivati o sconfitti sulla grande piana della fantasia, che come un pratino sintetico, resterà verde per sempre.

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