Storia della famiglia Tempesti

Storia della famiglia Tempesti

di Piera Salvi

maggio 2011

Una famiglia pratese per oltre 60 anni legata ad Agliana, segnandone lo sviluppo economico fino ad essere un vero pilastro dell’economia aglianese. Stiamo parlando della famiglia Tempesti e in particolare del suo capostipite, Lorenzo, morto il 17 settembre 2009 a 95 anni e rimasto in attività quasi fino agli ultimi giorni di vita. L’attività dei Tempesti nel tessile pratese ebbe inizio nel 1927, con una ditta di filati e tessuti. Nel 1948 Lorenzo trasferì l’azienda ad Agliana, in via Matteotti e per 60 anni la ditta “Tempesti” si è distinta nella produzione di filati e tessuti di qualità. Nei primi anni Cinquanta l’attività fu spostata in via Lavagnini, dove sorse La Fabbrichina, che arrivò a contare 180 dipendenti, prevalentemente giovani donne, segnando anche l’emancipazione femminile con il lavoro fuori casa. La Fabbrichina, fu per tante ragazze aglianesi opportunità di lavoro e di maggiore autonomia.

L’importanza che ebbe questa azienda è testimoniata dal fatto che sull’area dove sorgeva (ora un centro residenziale e di servizi) c’è una strada intitolata Via della Fabbrichina. Negli anni Ottanta ci fu poi il nuovo trasferimento dell’azienda in via Coppi, dove il “Gruppo Tempesti” (nel quale si erano inseriti figli e nipoti dell’imprenditore) è rimasto attivo fino al 2008, quando ha chiuso, colpito dalla crisi che negli ultimi anni ha falcidiato innumerevoli aziende. Il “Gruppo Tempesti” si distingueva anche per l’aeroplanino ubicato nel prato sul lato dell’autostrada Firenze-mare, diventando il simbolo dell’azienda e dedicato al figlio di Lorenzo, Alessandro, prematuramente scomparso in un incidente stradale. Questa famiglia di imprenditori pratesi si è caratterizzata ad Agliana per la semplicità, la generosità, il senso dell’amicizia, la concretezza sia nel lavoro che nei rapporti umani. Nel 2006 il “Gruppo Tempesti” si era avviato verso una nuova svolta evolutiva, con l’ingresso della terza generazione e la costituzione dell’immobiliare “Sitea”, che dette il via alla costruzione di nuovi edifici per circa 20mila metri quadri, destinati per circa metà, ad uso commerciale e servizi e in parte per magazzini, show rooms e vendita diretta. Nell’occasione i Tempesti vollero condividere questo importante momento con le autorità cittadine e con tutte quelle persone, aziende ed enti, che erano (o erano state) legate all’attività di famiglia.

A fare festa c’era naturalmente anche il capostipite, Lorenzo Tempesti (allora 92enne e ancora con una vitalità straordinaria), che ricevette un riconoscimento dell’amministrazione comunale aglianese per la lunga e proficua attività svolta. Purtroppo nel 2008 i segnali della crisi non hanno risparmiato neppure questa storica azienda, che alla fine di quell’anno chiuse definitivamente i battenti. Una ditta che si era contraddistinta per non avere mai licenziato nessuno in 60 anni e di questo Lorenzo andava fiero: <<Ci sono state delle riorganizzazioni>> raccontava <<con prepensionamenti accompagnati da laute buone uscite, ma non ho mai licenziato nessuno>>. Gli edifici rimasti a grezzo dell’area commerciale e produttiva saranno portati a completamento dalla “M&J Real Estate”, società immobiliare fiorentina, che a marzo 2011 ha chiuso positivamente la trattativa che consentirà la ripresa dei lavori recuperando un’area che negli ultimi anni ha subito un degrado. Dopo una lunga trattativa che ha coinvolto la curatela del fallimento Tempesti (proprietario del terreno gravato da diritto di superficie), i soci della Sitea Srl (ramo commerciale del gruppo ex Tempesti e titolare del diritto di superficie), il comune di Agliana e la società immobiliare fiorentina M & J Real Estate Srl, sotto la regia del Tribunale di Prato, è stato possibile trovare un accordo che ha consentito il trasferimento degli immobili alla M & J Real Esate, grazie anche all’intervento delle banche Agrileasing Spa e Banca di Credito Cooperativo di Vignole. Il trasferimento degli immobili alla nuova azienda apre concrete prospettive per il completamento della lottizzazione e quindi la riapertura delle auspicate aspettative di riqualificazione della zona.

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