Un giorno di ordinario CUP

Un giorno di ordinario CUP

di Giacomo Bini

giugno 2019

 

Primo giugno al CUP di Montale, ore 7. Ho in tasca una richiesta di esami del sangue e delle urine prescritti dal medico di famiglia per un controllo generale. Sono certo che con un po’ di pazienza potrei fare il prelievo nella mattinata stessa, basta aspettare che siano finiti i prelievi di quelli che hanno prenotato nei giorni scorsi. Questa almeno era la prassi finora. Ma le cose sono cambiate. Alcuni dei presenti mi fanno notare, sulla macchinetta che distribuisce i numeri della fila, un foglio A4 fissato con del nastro adesivo sul quale si legge il seguente messaggio: “Si comunica che a far data dal 1 giugno p.v. i prelievi ematici verranno effettuati solo ed esclusivamente previa prenotazione CUP. Coloro che la mattina si presenteranno presso il punto prelievi sprovvisti di prenotazione non potranno effettuare la prestazione. Fanno eccezione le urgenze”.

E vorrei vedere che non si facesse un’eccezione nemmeno per le urgenze! Insomma ora la prenotazione è obbligatoria. Mi rassegno e aspetto le 8, l’ora in cui arrivano gli operatori del banco. Perché gli infermieri arrivano alle 7 e gli operatori alle 8. Effettuo la prenotazione e mi dicono che il primo giorno utile è il 12 di giugno. Dodici giorni per un prelievo mi pare un po’ esagerato, anche perché prima di allora, al distretto di Montale, si poteva prenotare nel giro di due o tre giorni. Una signora seduta accanto a me ha chiesto informazioni e le è stato detto che la decisione dell’Asl è stata presa per adeguarsi ai ritmi del distretto di Montemurlo (non siamo tutti un’unica Asl Toscana Centro?). Lo standard, per tutti, è 14 prelievi all’ora per ogni infermiere. A Montale toccano 45 prelievi al giorno, mentre prima si arrivava a 80 e anche a 90. Così succedeva che, quelli di Montemurlo, venivano a Montale a farsi fare il prelievo. Ora di qua e di là dall’Agna c’è un servizio uniforme. Tuttavia l’adeguamento (al ribasso) a Montemurlo lascia piuttosto sconcertata la cosiddetta utenza. Ma una nota dell’Asl inviata ai giornali la mattina stessa informa che il nuovo sistema, quello della prenotazione obbligatoria, è fatto per assegnare ad ogni prestazione un orario preciso in modo da evitare le attese. Per esempio, un utente sa di preciso di avere il prelievo alle 7,16 oppure alle 8,41, e questo indubbiamente è un grande vantaggio rispetto a prima quando bisognava arrivare presto e prendere il numero per fare la fila. Solo che, almeno a Montale, per questo progresso nella precisione oraria degli appuntamenti si paga il prezzo di un’attesa di una decina di giorni di più per avere la prestazione. Solo al laboratorio del Ceppo di Pistoia si può avere il prelievo il giorno stesso.

Comunque, una volta avuta la prenotazione do un occhiata al ticket da pagare: 128 euro in tutto. A quel punto provo a fare una telefonata a un istituto diagnostico privato di Pistoia: posso andare quando voglio dal lunedì al sabato, prelievo la mattina stessa, i risultati on line nel primo pomeriggio, il costo totale 121 euro.

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