Esproprio Capitini – Una storia lunga trent’anni

Esproprio Capitini – Una storia lunga trent’anni

di Piera Salvi

agosto 2011

Azzeramento di opere pubbliche nel bilancio 2011 del comune di Agliana, che prevede anche l’alienazione di alcuni beni, come l’area tennis di via Alessandrini.

Tutto ciò è dovuto alla necessità di reperire risorse per risarcire gli eredi Badiani in seguito alla sentenza sull’esproprio dei terreni dell’area Capitini, che chiama al risarcimento in solido il Comune di Agliana e la Provincia di Pistoia, ciascuno per un milione e mezzo di euro. C’è stato un errore trent’anni fa nella procedura d’esproprio, come ha ammesso il sindaco di Agliana, Eleanna Ciampolini, pur sottolineando l’aspetto positivo: quell’operazione ha consentito di avere nel territorio aglianese una scuola superiore d’eccellenza. <<Quello che trovo assurdo>> ha detto il sindaco <<è la compartecipazione a metà del Comune di Agliana nel risarcimento danni, quando il nostro Comune non è proprietario neppure di un metro quadro dell’edificio Capitini>>. Il 30 settembre 2010 il consiglio comunale fu chiamato ad affrontare un provvedimento scottante: il riconoscimento di un debito fuori bilancio per un milione e mezzo di euro, cioè la cifra che Agliana deve pagare come risarcimento danni dopo la sentenza del 2009 della corte d’Appello di Firenze, sul contenzioso per l’esproprio dei terreni nell’area su cui sorge l’I.T.C. Aldo Capitini.

Una vicenda che si trascina da trent’anni poiché per quell’area (acquisita dalla Provincia nel 1980 ed espropriata nel 1981), il decreto di esproprio, a quanto pare, non fu emesso nei termini. <<C’è da dire>> ha poi spiegato il sindaco di Agliana <<che il nostro Comune è entrato in gioco per una legge del 1984, in base alla quale è stata riscontrata una corresponsabilità di Agliana con la Provincia di Pistoia>>. La sentenza di primo grado del 2005 aveva condannato a risarcire 243mila euro che i due enti pagarono. Ma la controparte fece ricorso in Appello. Da allora si sono susseguite battaglie legali e la questione non finisce qui, perché il Comune di Agliana ha fatto partire il ricorso in Cassazione. L’amministrazione comunale aglianese aveva chiesto anche la sospensione dell’esecutività, che non è stata accolta, quindi la controparte ha titolo di richiedere il risarcimento. Infatti nel febbraio 2011 la provincia di Pistoia ha anticipato 407.906 euro al Comune per risarcire una parte degli eredi, che rivendicavano le loro spettanze, ma la somma anticipata deve essere restituita al massimo in tre anni. Soddisfatto il sindaco di Agliana, poiché inizialmente la Provincia aveva risposto “picche” alla richiesta di anticipo, ma dato che il Comune rischiava il pignoramento, il 3 febbraio 2011 la giunta provinciale si è accollata l’anticipo, scatenando però le proteste dal gruppo Pdl in consiglio provinciale, perché non sono stati stabiliti con certezza i termini di restituzione della somma.

Sulla vicenda dell’esproprio Capitini, dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale, è stata sollevata anche la richiesta di ricercare le eventuali responsabilità degli amministratori comunali e dei dirigenti in carica all’epoca dell’esproprio. L’assessore al bilancio Roberta Santini ha spiegato che se la Cassazione dovesse confermare il giudizio d’Appello, la Corte dei Conti chiederebbe all’amministrazione di prendere le opportune misure, per accertare le eventuali responsabilità dei precedenti dirigenti e amministratori.

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