Ottica Bonriposi

Ottica Bonriposi

di David Colzi. Foto: Adriano Tesi.

settembre 2015

L’Ottica Bonriposi rappresenta un pezzo di storia aglianese, iniziata a metà del secolo scorso, quando il pistoiese Serafino Bonriposi aprì ad Agliana un negozio “Bazar”, come usava all’epoca, in cui si poteva trovare un po’ di tutto, eccetto i generi alimentari. Come iniziò il lavoro di Serafino prima di arrivare nel nostro Comune, ce lo ha spiegato il figlio Leonardo, attuale proprietario dell’attività di famiglia: «Mio padre e mio zio Giordano partirono insieme da zero, fabbricando bamboline di pezza e altri giochi tipo yo yo, per venderli al mercato. Con i primi introiti comprarono altri giocattoli e avviarono un loro commercio. Mio zio poi si trasferì a Firenze dove in seguito aprì una ditta di bambole, mentre mio padre rimase nel settore ambulante». Con il passare del tempo Serafino divenne molto conosciuto nei mercati locali, e fu grazie alla moglie Luciana, aglianese, se si stabilì nei primi anni ’50 nel nostro Comune. Iniziò così a vendere i suoi articoli anche al chiuso, con l’aiuto della moglie, in un piccolo locale in via Magni per alternare le giornate di mercato. Dopo un paio di anni trasferì il negozio in via della Repubblica, dove è rimasto per oltre 50 anni.Data importante fu il 1955 perché Serafino prese una delle prime licenza di Ottico (all’epoca era “Arte di ottico”) all’Istituto di Fisica di Arcetri: così si poteva leggere sull’insegna del negozio,“Ottico – Bazar”. In più attrezzò anche un laboratorio per montare da solo gli occhiali, in un epoca in cui le mole per tagliare le lenti, oggi computerizzate e precise al millimetro, andavano a pedale. Fra Pistoia e Prato divenne molto conosciuto, in quanto uno dei pochi professionisti del settore. Per questo motivo abbandonò definitivamente i mercati, rimanendo stabilmente dietro il bancone del negozio fino al 1983, un anno prima della sua morte.

La storia del figlio Leonardo è anch’essa indissolubilmente legata all’attività di famiglia; pensate che già all’età di 10 anni aiutava il babbo nel reparto giocattoli del “Bazar”, quando, come ci ricorda lui, «I giocattoli si riparavano», anzi, per la precisione era lui a ripararli. Questa sua passione per la meccanica, si trasformò nel tempo in quella per l’ottica e fu naturale intraprendere gli studi per conseguire l’abilitazione, aggiungendo poi altri anni dietro i libri, per specializzarsi in Optometria, diventando un tecnico del settore. Leonardo ha inoltre alternato lo studio a stage formativi (prima per Usl di Rimini, poi per quella di Empoli), che riguardavano la prevenzione dei problemi legati alla vista, nei bimbi delle scuole materne e prime elementari. Nel tempo l’attenzione ai problemi dei più piccoli, è rimasta una costante del lavoro di Leonardo Bonriposi, tanto che una volta terminati gli studi, per cinque anni, ha fatto viaggi frequenti in Bielorussia (una realtà conosciuta grazie al “Progetto Cernobyl”) in qualità di ricercatore indipendente, entrando in contatto con bimbi vittime degli effetti delle radiazioni e con enti locali che si occupano dei problemi legati alla vista, come il Centro Regionale di Microchirurgia Oculare di Gomel. Ricerca per nuovi macchinari, scambi di informazioni e aggiornamenti con i colleghi, sono stati fondamentali per quella esperienza. «Il confronto con i bambini è stato bello e toccante;» precisa Leonardo «consideri che la gente nei paesi vive in condizioni simili a quelle dell’Italia nell’immediato dopoguerra, con l’aggravante di un futuro ancora incerto». 

Questo bagaglio di conoscenza del signor Bonriposi è tutt’ora utilissimo per aiutare i pazienti di tutte le età che vanno nel suo Store di Agliana, e per questo gli chiediamo: Tra ricerca e lavoro in negozio, che conclusioni ha tratto sul suo mestiere? «Ho avuto la conferma di una mia intuizione avuta già da studente,» dice Bonriposi «e cioè che tramite stimolazioni appropriate, anche pazienti in là con l’età, si possono indirizzare per ottenere un miglioramento di alcune patologie, come lo strabismo o l’ambliopia. Oggi molti studi americani affermano che la plasticità neuronale è attiva fino all’età adulta, ma anni addietro si pensava che oltre i 10-12 anni non si potesse più intervenire; io non sono mai stato d’accordo con questa teoria». Da sottolineare che il Bonriposi è uno dei pochi in Italia ad usare una terapia a base di prismi e filtri per correggere lo strabismo senza bisogno di ricorrere alla chirurgia.

Nel futuro di questo professionista della vista ci sono ancora tanti progetti e tanta voglia di rimettersi in viaggio, forte del sostegno di sua moglie Gabriella, compagna nella vita e nel lavoro.

 

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