Renzo Toci – storico imprenditore edile

Renzo Toci – storico imprenditore edile

di David Colzi

dicembre 2019

Renzo Toci è un imprenditore del settore edile molto conosciuto in Agliana, perché ha fatto questo lavoro per ben 55 anni. Infatti ha 83 anni, anche se non si direbbe, visto il suo aspetto giovanile e il suo inesauribile spirito di iniziativa. «Il lavoro mantiene giovani» ci dice sorridendo «anche se adesso comincio a capire che non sono più un ragazzo».

La ditta di costruzioni “Toci Renzo” venne fondata per l’appunto nel 1963, (inizialmente il nostro costruttore aveva un socio: Enzo Ciolini) e nei primi anni lavorava solo per conto terzi e quasi esclusivamente per privati. Sul finire degli anni ’70, Renzo iniziò a comprare piccoli terreni per edificarvi e vendere direttamente. Va detto che l’arte del costruire era già in famiglia, in quanto il padre Umberto, fu a lungo il muratore di fiducia della fattoria Baldi, in un periodo in cui la proprietà comprendeva più di 30 poderi. Renzo però iniziò ad apprendere i rudimenti del mestiere da un cugino del babbo, la cui ditta, “Toci Brunetto”, è anch’essa ricordata da molti aglianesi.

Fra i lavori che tutti possiamo aver visto in giro per il nostro Comune, c’è lo stabile dove fino a qualche anno fa si trovava, al piano terra, il Lombardi che vendeva articoli per la prima infanzia; altrimenti si pensi all’immobile in zona Capitini dove un tempo era collocata la Conad, oppure quelle belle abitazioni a schiera all’angolo fra via Anna Frank e via Puccini (zona Casa della Salute) o il complesso residenziale in via della Costituzione. Riguardo a quello di via Magni, accanto al Biagini & Nesti, Renzo lo ricorda come il primo lavoro grande, aggiudicato dopo una gara d’appalto a tre, dove, fra l’altro, vi partecipava anche la ditta “Toci Brunetto”. «La mia intuizione per risparmiare, fu quella di appaltare alcune parti del lavoro a maestranze esterne,» afferma Toci «mentre le ditte costruttive di allora, quelle storiche, facevano tutto internamente, dalle fondamenta alle rifiniture, quindi con costi maggiori». D’altronde il fiuto per gli affari non gli è mai mancato e negli anni – soprattutto in quelli d’oro del boom edilizio – ha saputo capire quand’era arrivato il momento giusto per comprare terreni solo per rivenderli, così come quando era il momento di costruire.

Attualmente, dopo aver chiuso la ditta individuale di costruzione, Renzo è amministratore delle società immobiliari Toci Renzo srl e Toci srl.

 

Il segreto del suo successo?

«Quello di aver mantenuto una mentalità da artigiano, anche quando la mia ditta si è ingrandita uscendo dai confini di Agliana, arrivando ad avere direttamente 10 operai» ci dice.

Veramente, da quello che ci siamo detti fino ad ora, più che un artigiano, lei mi sembra un imprenditore a tutti gli effetti.

«No, perché io ho sempre gestito tutto in prima persona, compresa l’organizzazione del cantiere, senza mai delegare, cosa che un imprenditore deve necessariamente fare. Poi, nonostante tutto, ho sempre avuto coscienza dei miei limiti…»

C’è chi sostiene che ad Agliana c’è tutto – forse troppo – in termini di costruzioni e cemento; secondo lei manca qualcosa?

«Sicuramente una struttura alberghiera di grandi dimensioni, con almeno una cinquantina di camere, per attirare le comitive che poi vanno a visitare Firenze, Pistoia o Vinci… Nei primi anni ’90 volevo pensarci io a realizzarne una in zona Carabattole, ma poi le cose presero un’altra piega».

Oltre al lavoro, le altre due passioni di Renzo sono la politica e lo sport. Per la prima, va ricordato che il signor Toci è stato segretario della sezione locale del Partito socialista negli anni ’80, ed anche qui ha fatto sentire la sua voce, combattendo battaglie di natura ideologica e non, talvolta contro i suoi stessi compagni di viaggio. Mentre per lo sport, si è occupato di ciclismo in qualità di Giudice di gara dal ’76 al ’98. Regolarmente iscritto alla federazione, ha seguito corse principalmente in ambito regionale, oltre a qualche tappa del Giro d’Italia. Poi è stato calciatore in forza all’Aglianese negli anni ’50, nel ruolo di mediano di spinta. Oggi il calcio lo guarda in tv, facendo il tifo per la Fiorentina.

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