Rita e Lory – 35 anni di attività

Rita e Lory – 35 anni di attività

di Marco Bagnoli. Foto: Adriano Tesi.

dicembre 2015

Abbiamo incontrato Rita e Lory, sorelle e parrucchiere da una vita, sulla scena da trentacinque anni che a sentire loro sono durati il tempo di un soffio. Rita e Lory iniziano intorno ai quattordici anni, imparando un po’ il mestiere presso alcune botteghe di parrucchiera o facendo alcuni tagli a domicilio per delle donne della zona. Intorno ai diciassette anni Lory intravede la possibilità di imbarcarsi come parrucchiera su una nave da crociera, salvo l’intervento della madre, che si oppone, e pur di mantenerla coi piedi sulla terraferma apre il negozio alla sorella Rita, costringendo quasi Lory a darle una mano. È il 1980 e per dieci anni la loro sede operativa, in affitto, sarà quella di via Lavagnini. Nel novanta si trasferiscono presso l’attuale domicilio, grazie anche alla buona volontà dei coniugi Franca e Gianfranco Tatini, che cedono loro la proprietà. Mentre gli anni Ottanta rutilano e i clienti si fanno numerosi, la nostre sorelle trovano anche il tempo di frequentare una decina d’anni pro-capite di Unfas, scuola nazionale di acconciatori, a Prato, presso la quale provvedono anche a istruire, come volontarie, le nuove leve della messa in piega: Rita si ritira nell’88 per causa di forza maggiore, la nascita di Giulia. Nel frattempo i figli sono cresciuti e le aglianesi hanno continuato a riflettersi nei soliti specchi.

 

Il vostro è un mestiere che vi mette in contatto con le persone, clienti che col passare del tempo diventano amiche – che tipo di donne sono le aglianesi?

Prima di tutto bisogna sottolineare che il parrucchiere è un artigiano e non un addetto alla catena di montaggio; quindi nel fare il suo mestiere ci mette più che attenzione – lo fa con coscienza, con amore, perché si tratta di stabilire un contatto fisico con le persone, un contatto che permette di creare un feeling, che si sente, oppure no – e in quel caso è il cliente stesso a percepire una sintonia che non ritrova. Questo affidarsi della cliente alle mani della parrucchiera, consente l’instaurarsi di un’apertura, di confidenze che si protraggono per anni, arrivando a vere e proprie amicizie – come con alcune clienti che conosciamo dalla scuola materna. La donna aglianese è una donna che sa dedicare attenzione alla sua persona – questo è stato sicuramente vero in quegli indimenticabili anni ottanta, quando il settore del tessile impiegava molta manodopera femminile, la quale poi sapeva spendersi la sua mesata. Ma noi avevamo clienti anche da Prato e Pistoia, proprio per come era Agliana nell’epoca d’oro del tessile. 

Com’è cambiato il vostro mestiere nel tempo – e com’è cambiata Agliana?

Agliana negli anni Ottanta è stata un paese che ha saputo darci tutto; era un piccolo miracolo, coi suoi locali da ballo, i suoi cinema – perfino con i suoi bar e le sue gelaterie sapeva creare movimento, sapeva trasmetterti la sensazione che non c’era nient’altro che si potesse desiderare; può sembrare esagerato, eppure per la nostra generazione è stato così: avevamo i nostri negozi di abbigliamento e una clientela che veniva anche dalla città, l’estate della fiera e tutte quelle iniziative che a vario titolo coinvolgevano gruppi, rioni e comitati. Il nostro mestiere, dal punto di vista del rapporto col cliente è rimasto lo stesso, salvo, ovviamente un continuo aggiornamento che abbiamo sempre avvertito come indispensabile: per questo eravamo sempre in giro per mezzo mondo, alternandoci qui in negozio, per vedere un po’ come questo mestiere veniva fatto a Londra, Parigi, Spagna, Stati Uniti, Roma, Milano, Bologna… A un certo punto poi la liberalizzazione delle licenze ha moltiplicato il numero dei parrucchieri rispetto ai dieci-dodici “storici” – ma questa è un’altra storia, diciamo!

Quest’anno festeggiate trentacinque anni di attività – lo rifareste?

Certo – anzi, invitiamo tutte le nostre clienti per un brindisi di festeggiamento il prossimo otto dicembre, a trentacinque anni esatti da che abbiamo iniziato. Sempre insieme per stare a galla e insieme se c’era d’andare a fondo, ma per ora così ha funzionato!

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