Intossicazione da monossido

Intossicazione da monossido

di Luigi Vangucci

dicembre 2012

INTOSSICAZIONE DA MONOSSIDO DI CARBONIO
Approssimandosi i mesi invernali mi preme affrontare un argomento che più facilmente in questo periodo può diventare di drammatica attualità: l’intossicazione da monossido di carbonio. Questo è un gas inerte, inodore, incolore e non irritante che normalmente è presente nell’atmosfera quale prodotto dell’incompleta combustione di composti contenenti carbonio (carbone, petrolio, legna ecc).
Il rischio di avvelenamento da monossido di carbonio (CO) si concretizza durante l’accumulo in ambienti scarsamente ventilati di tale gas a causa per esempio di stufe difettose, vecchi caldani, scaldabagni e focolari con scarso tiraggio della canna fumaria. Il CO si diffonde nell’aria molto rapidamente e, come dicevo, essendo inodore e incolore non ne percepiamo la presenza se non quando è tardi. Ma perché è così pericoloso? Il CO ha un’affinità per l’emoglobina contenuta nel globulo rosso trecento volte più dell’ossigeno, il quale pertanto, non trova più posto nel globulo rosso stesso, per cui a seconda dell’entità dell’esposizione al veleno, si arriva velocemente a una insufficienza di ossigeno nei tessuti, specialmente a livello cerebrale e cardiaco.

SINTOMI E SEGNI
Cefalea, mialgie, disturbi visivi, vertigini, annebbiamento della vista, ronzii nelle orecchie, formicolio agli arti, ebbrezza, sonnolenza, nausea, stanchezza. Via via che l’intossicazione si fa più grave, si può arrivare perdita di coscienza con stato comatoso e danni cerebrali, aritmie cardiache fino all’arresto cardiorespiratorio e alla morte. Non è presente dispnea, cioè respiro affannoso. Nei deceduti, si nota un colorito cutaneo rosso-ciliegia. L’intossicazione è più rapida nel corso di lavoro muscolare, cioè se il soggetto è in attività, perché aumenta il fabbisogno di ossigeno. Dunque, la gravità di tale evenienza, invita a procurarsi calore con mezzi idonei e corretti.

RIMEDI
Spalancare le finestre anche se freddo, slacciare gli indumenti, proteggere dalle basse temperature con coperte, ossigenazione, se possibile, in attesa dell’arrivo del 118.

PREVENZIONE
Attenzione ad interazione fra camini a legna ed altri apparecchi di riscaldamento installati in modo non conforme, a prese d’aria chiuse od ostruite con mobili, stoffe o cartoni e a canne fumarie parzialmente occluse a causa di lavori edili o per incuria.

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