I brevi di Noidiqua

I brevi di Noidiqua

di Piera Salvi

giugno 2022

L’8 maggio Agliana ha perso un grande protagonista della storia locale, non solo per il suo contributo all’arredamento d’eccellenza, ma anche per ciò che ha rappresentato in ambito sociale e sportivo.

Ha destato grande cordoglio la scomparsa di Marcello Fantacci, storico artigiano dell’arredamento, a lungo collaboratore dell’architetto Giovanni Michelucci, fra i più grandi maestri italiani del Novecento. Marcello fu anche tra i fondatori del Tennis club Agliana nel 1973 e ne è stato presidente per una trentina d’anni. Marcello aveva 92 anni, ha lasciato la moglie Dina con la quale aveva condiviso 64 anni di matrimonio, i figli Vito e Riccardo, cinque nipoti, tre pronipoti e un quarto in arrivo. La sua vita è stata dedicata alla famiglia, al lavoro e al Tennis club. E’ il figlio Vito, che ha lavorato a fianco di Marcello e dell’architetto Michelucci, a ricostruire la lunga e intensa vita del padre. «Iniziò a fare il falegname da adolescente» ricorda Vito Fantacci, «lavorò in diverse botteghe, l’ultima la falegnameria Romiti Azelio di Agliana. Nel 1954 decise di mettersi in proprio e aprì la sua falegnameria in via Fratelli Cervi. Nel 1961 aprì, di fronte alla falegnameria, anche il negozio. Nel 1968  avvenne il trasferimento in via Palaia ed entrò in azienda con mio padre, suo fratello Sergio». La ditta Fantacci aveva laboratorio e negozio ed era tra le poche aziende del settore all’avanguardia in Italia. Marcello rimase in Fantacci Arredamenti fino al Duemila. «La collaborazione con Michelucci» ricorda ancora Vito «iniziò nel 1973. Si incontrarono sul cantiere di una villa privata ed entrarono subito in sintonia. Fra mio padre e Michelucci c’è stato un grande rapporto di stima e fiducia sul lavoro ma anche di amicizia. Io ho lavorato al loro fianco ed è stata un’esperienza indimenticabile».

 

 

L’Associazione Auser, in collaborazione con Spi-Cgil, ha riattivato lo sportello Federconsumatori, servizio che era stato interrotto negli ultimi due anni a causa della pandemia.

La presidente Auser di Agliana, Patrizia Esposito, fa sapere che il servizio è tornato attivo, ogni martedì dalle 15.30 alle 17, nella sede che Spi-Cgil e Auser, condividono in via Roma 38, telefono 0574.751110. A questo sportello gli anziani potranno rivolgersi per i vari problemi, tra i quali le truffe di cui, purtroppo, sono spesso vittima. «Da sempre cerchiamo di mettere in guardia contro i truffatori» riferisce Patrizia Esposito. «Prima del Covid avevamo organizzato anche incontri pubblici in collaborazione con la Questura e Lega Spi-Cgil Pistoia. Ci capita abbastanza spesso di ricevere segnalazioni per truffe o sospette truffe, che magari annunciano telefonicamente false vincite oppure da parte di malintenzionati che si presentano a casa cercando vari raggiri per farsi aprire e poi rubare. Noi consigliamo sempre di non aprire la porta e di rivolgersi alle forze dell’ordine. Diverse vittime si vergognano a parlarne e talvolta hanno paura a denunciare. Lo sportello Federconsumatori, tra gli altri servizi offerti, sarà un sostegno anche per questi problemi».

 

 

Il 3 giugno, con partenza e arrivo dal Lago 1° Maggio, si è disputata la trentaquattresima edizione della “Stranotturna di Agliana”, 1° Memorial Luca Baccini.

La manifestazione, organizzata dalla Podistica Aglianese con l’Associazione Pescatori Sportivi Aglianesi e patrocinio dell’amministrazione comunale di Agliana, è stata dedicata a Luca Baccini, maratoneta e presidente della Podistica Aglianese, prematuramente scomparso l’8 aprile scorso. In memoria di Baccini erano già state devolute offerte a sostegno dei malati di tumore. Luca si è spento a 56 anni, dopo poche settimane dalla diagnosi della grave malattia che l’aveva colpito. Annalisa Mazzoni, moglie di Baccini, nei giorni successivi ha devoluto all’Associazione tumori Toscana (Att) 1.180 euro, raccolti in memoria dell’amato coniuge e ringrazia quanti hanno contribuito alla raccolta. Annalisa ringrazia anche le tante persone che hanno dimostrato affetto a Luca e vicinanza e conforto a lei e ai familiari. Luca Baccini, oltre ad essere da qualche anno presidente della Podistica Aglianese, era tra i più attivi maratoneti del territorio: aveva disputato più di cento competizioni tra maratone e ultramaratone e aveva partecipato anche alla Spartatlon, da Atene a Sparta. Al suo fianco sempre la moglie Annalisa, anche lei atleta della Podistica Aglianese e, in passato, presidente dell’associazione sportiva.

 

 

Dal 7 maggio il giardino del circolo La Scintilla è dedicato all’ex sindaco di Agliana Dante Giuntoli.

La sala al piano terra del circolo non è stata sufficiente a contenere tutte le persone intervenute per ricordare Giuntoli prima di scoprire la targa e intitolargli il giardino, a dimostrazione che in tantissimi ricordano con gratitudine e affetto l’ex primo cittadino di Agliana. Nella sala tante foto, quasi tutte in bianco e nero, documentavano la lunga esperienza politica di Giuntoli, che fu sindaco di Agliana dal 1956 al 1975 e poi assessore provinciale nei cinque anni successivi. Il sindaco Luca Benesperi ha rilevato la «distanza delle posizioni politiche» riconoscendo però l’epoca Giuntoli come tappa fondamentale nello sviluppo di Agliana. Molto dettagliato il ricordo dell’ex sindaco Marco Giunti, per evidenziare che l’amministrazione Giuntoli avviò il Piano regolatore, aprì nuove strade e progettò il futuro di Agliana anche per quanto riguarda i servizi (acquedotto, metanodotto, raccolta rifiuti). Fu istituito il consorzio intercomunale tra i comuni di Agliana, Quarrata e Montale per la gestione dei rifiuti, di cui Giuntoli fu presidente dal 1968 al 1975. Decisa in quegli anni anche la realizzazione dell’inceneritore per smaltire in proprio i rifiuti e chiudere le discariche. Sono intervenuti ex assessori comunali e provinciali: Giuliano Melani, Alessandro Giacomelli, Manuela Nunziati. La conclusione è stata affidata al senatore Vannino Chiti. L’idea di dedicare il giardino a Giuntoli è stata del circolo La Scintilla. Antonella Giuntoli, figlia dell’ex sindaco, a nome della famiglia ringrazia il presidente del circolo Antonio Andreano, tutto il direttivo e quanti hanno collaborato, in particolare Fabrizio Magazzini e Guido Salvi. «Ringrazio il senatore Chiti che ha voluto essere presente» prosegue la figlia «il sindaco Benesperi e l’ex sindaco Giunti, tutti i presenti e Loris Bargiacchi che non potendo partecipare ha inviato un messaggio».

 

 

La Macelleria Meoni Piero di Fognano ha tagliato il bellissimo traguardo di mezzo secolo di attività.

Venne aperta da Piero Meoni (aglianese) il 2 maggio 1972, quando aveva appena 21 anni e il 2 maggio 2022 ha condiviso con gli affezionati clienti e con Confcommercio cinquant’anni di attività. Nell’occasione, ha ricevuto, infatti, una targa di Confcommercio come riconoscimento di questo lungo percorso e dell’impegno profuso con professionalità e passione. Tanti i mazzi di fiori e anche qualche targa, arrivati dalla clientela per condividere questo bel compleanno. Per i titolari della macelleria, che vivono ancora ad Agliana, è stata una bella opportunità per ringraziare tutti della fiducia reciproca, consolidata negli anni. E’ stata però una grande soddisfazione velata dall’amarezza di non avere accanto Piero, il fondatore, che morì nel 2012, pochi giorni prima di poter festeggiare i 40 anni di attività. Piero Meoni era semplice e cordiale, dotato di grande abilità e passione sia nel suo lavoro di macellaio e salumiere, che nel suo sport preferito, le gare cinofile, dove aveva collezionato tanti premi e perfino un campionato mondiale nel 1998. Piero aveva iniziato molto giovane l’attività nel suo negozio e l’aveva portata avanti con successo, sviluppandola con professionalità e grande attenzione alla qualità e alla tradizione. Successivamente venne affiancato dalla moglie Daniela Biancalani e, dal 1996, anche dal figlio Filippo che a 19 anni iniziò a lavorare nel negozio di famiglia. Da diversi anni Daniela e Filippo sono coadiuvati da un dipendente, Simone Torracchi. La Macelleria Meoni Piero si è sempre distinta per una solida tradizione di qualità dei prodotti e cortesia, consolidando nel tempo la fiducia dei clienti che si estendono all’area pratese e pistoiese. «Negli anni Settanta» raccontano Daniela e Filippo «le macellerie di vicinato erano tante e i clienti acquistavano soprattutto carni bovine, suine e pollame, ma anche la trippa, da cucinare in casa. Con l’avvento della grande distribuzione le piccole macellerie si sono ridotte e i nostri clienti preferiscono il pronto da cuocere, in forno o in teglia. Noi ci siamo adeguati alle esigenze del mercato, riuscendo anche a incrementare la clientela. Ringraziamo tutti i clienti e Simone Torracchi per la preziosa collaborazione. E’ anche per merito suo se siamo arrivati a 50 anni di attività».

 

 

Le due bocciofile locali, Agliana e Ferruccia, hanno disputato le semifinali al “Campionato Pratese” (26° edizione).

Dopo le eliminatorie fra dodici squadre, sono rimaste in gara: Montemurlo (capitano Giovanni Mazzanti), Ferruccia (capitano Antonio Tedesca), Maliseti (capitano Antonio Magaletta), Agliana (capitano Gino Nenciarini). La semifinale fra Montemurlo e Agliana è stata vinta dalla squadra di Montemurlo, mentre Maliseti batteva la squadra di Ferruccia. Così le finali, svolte nel bocciodromo della Romita di Prato, sono state un derby con protagoniste le due squadre pratesi, andate allo scontro diretto. Dopo circa due ore di gioco la squadra di Montemurlo, grazie all’esperienza di gioco del suo capitano (già campione regionale bocce nella specialità Raffa), ha avuto la meglio battendo la squadra avversaria con il punteggio di 23 a 18. Dopo due anni di fermo a causa del Coronavirus, anche il mondo dei bocciofili ha ripreso in pieno la sua attività. Tra gli addetti ai lavori si evidenzia il grande senso sportivo di squadre composte da amici nella vita ma da sempre avversarie nel gioco, che sanno riconoscere con correttezza la validità dell’avversario.

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