I brevi di Noidiqua

I brevi di Noidiqua

di Giacomo Bini

giugno 2025

Andrea Caffarelli, giovane calciatore di 17 anni, ha vinto con la sua squadra, la Sestese, il campionato italiano Juniores Under 19 ,ed è stato anche premiato come miglior centrocampista della fase finale.

Andrea ha iniziato a giocare a calcio nella ex Polisportiva ’90, poi ha vestito anche le maglie della Pistoiese e del Pisa. La finale che ha consegnato il titolo nazionale alla squadra allenata da Alessandro Rossi, ha visto la formazione sestese imporsi nettamente con un largo 5 a 0 sulla Angolana Renato Curi, anche grazie al contributo del giovane e talentuoso centrocampista Andrea Caffarelli. Ad assistere alla finale, disputata allo stadio Gino Bozzi di Firenze, era presente, tra le altre autorità, Giancarlo Abete, Presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Il talento di Andrea Gaffarelli si è messo in luce anche nell’ultima edizione del Torneo dei rioni quando, giocando nelle file del rione Smilea, è stato insignito del premio di miglior giovane, il Trofeo Aido, intitolato a Michele Matera, un giovane di Tobbiana deceduto in un incidente sul lavoro.

 

Vasto e profondo cordoglio a Montale e in tutta la provincia di Pistoia per la scomparsa a giugno di Rosa Spera, ex insegnante, impegnata in tante iniziative culturali e sociali. 

Innumerevoli i ricordi di chi l’ha conosciuta e amata, a partire dai suoi alunni nelle scuole elementari di Stazione a Montale, dove ha insegnato per tanti anni lasciando la traccia di una maestra dinamica e creativa, instancabile nella dedizione alle sue classi. Nata a Maragliano, un comune della cerchia metropolitana di Napoli, l’11 gennaio del 1949, Rosa ha vissuto la diffusione della cultura come una vera e propria militanza, come un dovere civico in cui infondeva passione ed entusiasmo. Difficile elencare tutte le sue attività di volontariato culturale: dall’associazione Donne di Carta, alla divulgazione della Carta dei diritti della lettura, dall’impegno con gli Amici della San Giorgio, al volontariato, ai Dialoghi sull’uomo fin dalla prima edizione. Il suo legame con il paese di Montale l’ha portata a far parte dell’Auser con una serie di iniziative di cui era la principale promotrice. Ha guidato un corso di scrittura creativa, le cui allieve ricordano ancora i suoi preziosi insegnamenti e soprattutto, negli ultimi anni, è stata la colonna di un corso di italiano per stranieri che ha avuto un grandissimo seguito di iscritti e soprattutto un grande apprezzamento.

 

Il montalese Fabio Niccolai è stato insignito della onorificenza di Maestro del Lavoro dopo una pluridecennale carriera di dirigente del Gruppo Crédit Agricole Italia.

In una solenne cerimonia nel salone dei cinquecento del palazzo comunale di Firenze, tenutasi il primo maggio, è stata consegnata a Niccolai la stella al merito del lavoro, che gli è stata assegnata come prevede la legge per decisione del Presidente della Repubblica e del Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Alla cerimonia hanno partecipato tra le altre autorità: il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il viceprefetto di Pistoia dottor Roberto Caiati e il sindaco Ferdinando Betti, in rappresentanza della comunità montalese. L’onorificenza di Maestro del Lavoro viene attribuita a quei lavoratori dipendenti che si sono distinti per capacità, laboriosità e ineccepibile condotta morale. Molti i ruoli di notevole responsabilità assunti da Niccolai soprattutto dopo l’acquisizione, nel 2007, della posizione di dirigente che l’ha portato ad essere responsabile di area tra Toscana, Emilia Romagna e Marche, e a dirigere per distaccamento diversi istituti di credito del gruppo di appartenenza. Nel corso della sua attività, Niccolai è stato sempre a contatto in modo costruttivo con il mondo delle imprese. Con l’assegnazione della stella al merito del lavoro Fabio Niccolai è entrato a far parte della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, un’associazione apolitica che promuove nella società il valore del magistero del lavoro.

 

La comunità di Montale è rimasta molto colpita dalla morte a maggio della dottoressa Monica Vivarelli, medico di medicina generale con attività a Pistoia, ritiratasi dalla professione nel 2021.

Aveva 69 anni ed era figlia dello scultore montalese Rolando Vivarelli, deceduto nel 2021, e di Mara, che ha 96 anni e vive nella casa di famiglia. Legatissima ai suoi genitori, Monica ha condiviso col babbo la passione per l’arte e si è presa cura a della mamma amorevolmente. Per lei dedicarsi agli altri, con generosità e disponibilità, è stato sempre naturale, ed è proprio questa inclinazione, che l’ha portata agli studi di medicina e poi ad una attività professionale. Il primo ambulatorio lo aveva aperto a Montale, proprio nella casa di famiglia, poi aveva stipulato la convenzione di medico di famiglia con l’Asl nella città di Pistoia. Non pochi montalesi l’avevano mantenuta come medico di fiducia, perché la dottoressa Vivarelli non si è mai risparmiata per i suoi assistiti, andando a visitarli a casa e mostrando sempre la massima disponibilità, anche nel periodo gravoso dell’epidemia del Covid.

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