Autovelox sulla Montalese e rimborsi: una questione aperta

Autovelox sulla Montalese e rimborsi: una questione aperta

di Giacomo Bini

dicembre 2024

L’autovelox sulla strada provinciale montalese in località Pontenuovo su un tratto dove il limite di velocità è di 40 chilometri all’ora ha prodotto una valanga di multe, 32mila, 421 solo nei primi cinque mesi del 2024, 54mila in tutto, da quando è stato installato nel settembre del 2023 ma ora sta suscitando anche una valanga di ricorsi e di richieste di rimborso da parte di tantissimi cittadini che si ritengono ingiustamente multati.

Il movimento di protesta contro le multe dell’autovelox  molto vivo a Montale perché sono numerosi i montalesi che avendo percorso frequentemente quel tratto di strada sono incorsi nelle sanzioni spesso anche per velocità moderate tra i 46 e i 50 chilometri all’ora. Il postino a Montale aveva spesso l’auto o lo scooter strapieni di verbali di contravvenzione emanati dalla Polizia Municipale di Pistoia, competente per territorio, e sono arrivate multe in doppia cifra anche nella stessa famiglia. Una petizione on line lanciata da Franco Vannucci per mettere sulla montalese un unico limite di velocità di 50 chilometri orari (ora sono ci sono ben quattro limiti diversi in cinque chilometri) ha raccolto 1.600 adesioni in poche settimane. In una prima fase  il diffuso malcontento per la strage di multe era fondato soprattutto sulla  difficoltà, lamentata da  tutti, di osservare, anche prestando molta attenzione,  il limite di 40 chilometri orari ma dal 12 settembre scorso la protesta ha cambiato natura, ha fatto un salto di qualità, perché i cittadini hanno iniziato a contestare la legittimità stessa di quel limite di velocità e non solo sono piovuti ricorsi ma anche chi aveva già pagato ha iniziato a inviare richieste di rimborso.

Il 12 settembre infatti  è uscito un servizio sulla cronaca di Pistoia de La Nazione che dava conto di una fitta corrispondenza tra un cittadino di Montale con la Polizia Municipale e il Comune di Pistoia dalla quale risultava che gli uffici comunali non trovavano nei loro archivi l’ordinanza istitutiva del limite di velocità di 40  al Pontenuovo. «Senza l’ordinanza il limite non è legittimo» sostiene quel cittadino montalese e con lui tutti i richiedenti rimborso «dunque sono illegittimi anche i verbali delle multe, quindi il Comune di Pistoia dovrebbe annullarli in autotutela e rimborsare  l’importo indebitamente incassato». Il codice della strada prevede che nei centri abitati il limite sia di 50  e che per istituirne uno diverso il Comune deve emanare una ordinanza dopo aver avuto il nulla osta dell’ente proprietario della strada,  in questo caso della Provincia. La Provincia di Pistoia ha dichiarato di aver concesso il nulla osta solo per mettere la cabina dell’autovelox ma senza alcuna indicazione sul limite di velocità. Il Comune di Pistoia ha risposto alle insistenti richieste del cittadino montalese  che “dopo un’accurata ricerca nell’archivio elettronico e cartaceo dell’ente il provvedimento richiesto non è stato trovato”. La richiesta di avere copia dell’ordinanza è del 22 giugno 2024, la risposta in cui gli uffici comunali ammettono di non averla trovata è del 6 settembre 2024. Nel frattempo però, tra la domanda e la risposta, sono stati notificati migliaia di verbali.

La protesta dei cittadini si è manifestata in un affollatissima assemblea pubblica tenutasi nel salone della casa del popolo di Montale il 24 settembre scorso su iniziativa dell’Auser di Montale in cui è intervenuto con spiegazioni di natura tecnico-giuridica l’ex comandante della Polizia Municipale di Montale Cataldo Lo Iacono.  Da allora  moltissimi cittadini hanno invitato richieste di rimborso al sindaco di Pistoia. Ogni giorno la sede dell’Auser è tempestata di richieste di informazioni e presa d’assalto da cittadini che voglio ritirare il fac-simile della richiesta. Il modulo è stato distribuito anche da alcuni negozi di Montale. Si è mobilitata anche la Confconsumatori che ha istituito un indirizzo mail dedicato a chi vuole fare ricorso e ha mobilitato i suoi consulenti legali per verificare la possibilità di presentare un esposto alla magistratura finalizzato a sapere se gli enti pubblici coinvolti abbiano fatto tutto secondo le regole. Del caso autovelox si è occupato anche il consiglio comunale di Montale che ha approvato una mozione che richiede l’installazione di speed display sulla Montalese. La mozione, proposta dal centrodestra e sottoposta a emendamenti promossi dal centrosinistra, è stata votata da tutti i gruppi e con il solo voto contrario della consigliera Mascia Cecchi esponente di Italia Viva. Due consiglieri comunali di Pistoia del Pd, Stefania Nesi e Paolo Tosi, hanno presentato un’interpellanza al sindaco di Pistoia che ancora non è stata portata in consiglio comunale. Sinistra Italiana di Pistoia ha accusato il sindaco di Pistoia di un “silenzio indecente”.

Intanto la Polizia Municipale di Pistoia ha risposto ad alcuni cittadini richiedenti rimborso che la ricerca dell’ordinanza negli archivi è ancora in corso. Il movimento per la richiesta di rimborso si estende e promette ulteriori sviluppi.

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