I brevi di Noidiqua

I brevi di Noidiqua

di Giacomo Bini

dicembre 2020

Profondo cordoglio a Montale per la morte di Arrigo Pasquetti all’età di 103 anni. 

Persona molto conosciuta e stimata a Montale, Pasquetti era stato un valoroso carrista durante la seconda guerra mondiale e per questo aveva ricevuto, nel 1951, la medaglia al valore «per il coraggio e lo spirito di servizio dimostrato durante la cruenta battaglia di Bir el Gobi in Libia il 19 Novembre 1941». Per ricordare questo suo riconoscimento si era svolta, due anni fa, una manifestazione pubblica nella sede degli Alpini durante la quale il generale Giorgio Filippini, presidente regionale dei Carristi, aveva definito Arrigo Pasquetti «il nostro eroe montalese». Durante la cerimonia, alla quale avevano partecipato i rappresentanti di tutti i corpi delle forze armate, Arrigo aveva ricordato le sue esperienze di guerra con commozione e con la lucidità che lo ha sempre caratterizzato malgrado l’età molto avanzata. Anche quando aveva compiuto i cento anni, Arrigo era stato festeggiato in piazza Matteotti con una numerosa partecipazione di amici e conoscenti. Quando Arrigo usciva di casa, anche negli ultimi anni, era sempre avvicinato da molte persone che lo salutavano e si complimentavano con lui. Di lui parlammo anche su Noidiqua, in una articolo inserito nel numero 4 del 2018. Dopo alcuni giorni dalla morte di Arrigo è deceduto anche suo figlio Alessandro e questo ulteriore luttuoso evento ha accresciuto il dolore della comunità montalese che si è stretta intorno alla famiglia Pasquetti per manifestare la propria vicinanza. 

E’ trascorso ormai più di un anno ma ancora è sentito a Montale il cordoglio per la scomparsa di Sara Giorgi, una giovane mamma che è morta prematuramente, per un improvviso malore, lasciando una figlia, Angelica, che ora frequenta la terza classe della scuola media Melani. 

E’ stato un anno difficilissimo per Angelica, che ha dovuto affrontare la dura realtà di una mancanza incolmabile, ma anche per la mamma di Sara, Marina, che dopo aver visto la figlia spirare tra le sue braccia ha dovuto intraprendere giorno per giorno il cammino della vita al fianco della giovane nipote. Sara era molto amata a Montale soprattutto per il suo impegno nel volontariato, in particolare presso la Misericordia dove aveva prestato servizio per quindici anni e dove ha lasciato il ricordo di una persona generosa e disponibile. «Sara era una persona speciale», aveva detto l’amica Elisabetta Guerrini facendosi portavoce di tante persone che la conoscevano. La comunità di Montale, la scuola frequentata da Angelica, i volontari della Misericordia, gli amici e i conoscenti si sono stretti intorno alla famiglia di Sara che anche in questo anno che la separa dalla grave perdita, ha avvertito l’affetto e il conforto della comunità. Le persone a cui si vuole bene non si dimenticano. 

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