Michelangelo Arrigucci – da Napoli al Vaticano, l’ascesa di un giovane musicista di talento

Michelangelo Arrigucci – da Napoli al Vaticano, l’ascesa di un giovane musicista di talento

di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini

dicembre 2025

A soli diciotto anni, il flautista montalese Michelangelo Arrigucci ha già ottenuto risultati di grandissimo livello balzando all’onore delle cronache nazionali con il terzo posto al prestigiosissimo concorso internazionale Severino Gazzelloni di Napoli e suonando in Vaticano, nella sala Nervi, davanti a Papa Leone XIV come componente dell’Orchestra Nazionale de Licei Musicali. Studente della classe 5M del liceo musicale Cicognini-Rodari di Prato, Michelangelo è molto più che una promessa, il suo talento cristallino è ormai conosciuto a livello nazionale, per i molti concorsi vinti e gli attestati di stima ricevuti da chi ne ha apprezzato le qualità e soprattutto le grandi potenzialità.

Lo incontriamo nella sua casa di Montale, nel rione Dore, dove vive con i genitori Sergio e Monica. Le note del flauto ci guidano verso il suo studio.  Michelangelo va a scuola la mattina, si esercita al flauto il pomeriggio e poi la sera passa alle materie scolastiche.  Sono giornate impegnative ma quando accarezza il suo Brannen-Cooper, il tempo scorre leggero e la fatica sembra lieve come il suono che esce dallo strumento.

«Avevo iniziato col pianoforte» rivela Michelangelo «poi un po’ per caso è capitato un flauto in casa e mi è subito piaciuto, perché col flauto ogni giorno si riescono a scoprire nuove sfumature».  Il nostro giovane musicista ha iniziato nella banda, la Filarmonica Verdi di Montemurlo, dove ancora suona e dove è stato allievo di Liana Lascialfari, poi il salto di qualità e la conferma della sua vocazione per il flauto al liceo musicale Cicognini-Rodari dove è avvenuto l’incontro con uno dei quegli insegnanti che sanno suscitare la passione e riconoscere il talento, il professor Matteo Romoli. «E’ stato il prof. Romoli» dice «a far scattare la scintilla, senza di lui non sarei dove sono ora».

Dal liceo ha preso il via la serie di concorsi, sempre più prestigiosi e quasi sempre conclusi col primo o al peggio il secondo posto. Significative anche alcune importanti esibizioni, tra i quali citiamo solo quella nella sala Vanni a Firenze, con l’orchestra di Lucia Poli autrice del monologo “La bicicletta di Bartali”. Il momento culminante è stato il concorso Gazzelloni di Napoli dello scorso settembre, con correnti da ogni parte del mondo e gli occhi di tutti i critici, i giornalisti e gli esperti puntati sui flautisti in competizione. Arrigucci è arrivato sul podio, terzo classificato, nella categoria B, quella dei nati dal 2003 al 2007, ed era il più giovane in assoluto in gara. Tre prove superate, la prima per selezionare i migliori 14, poi i migliori 4, con un repertorio vario che prevedeva per la semifinale il Faurè Fantasia op. 79 e F. Martin Ballade per flauto e pianoforte, e per la finale il concerto in Mi minore di S. Mercadante.

Dopo l’affermazione al Gazzelloni il giovane flautista montalese è stato scelto come componente dell’Orchestra Nazionale dei Licei Musicali che si è esibita davanti al Papa in occasione dell’evento inaugurale dell’anno scolastico. «E’ stato molto emozionante» conclude Michelangelo «suonare avendo il Papa seduto a dieci metri da noi e davanti alle diecimila persone che assistevano in sala».

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