Quando il suono si fa musica – mostra a Villa Smilea

Quando il suono si fa musica – mostra a Villa Smilea

di Marco Bagnoli

giugno 2016

Fino al prossimo 11 settembre gli spazi di Villa Smilea tornano ad ospitare l’esposizione di una collezione; in questo caso le forme sonore della produzione della famiglia Tronci, “Quando il suono si fa musica – storia della famiglia Tronci dagli organi ai piatti musicali”. Andrea Dami è il curatore di questo allestimento, un artista che a suo modo frequenta i luoghi nei quali la materia della scultura incontra la voce del suono; grande amico di Luigi Tronci col quale si confida nel suo percorso di suonatore del ferro, come Luigi lo è del bronzo e dell’ottone.

Che l’oggetto della mostra fosse qualcosa di particolare lo si era capito il giorno stesso dell’inaugurazione, pensata come un picnic musicale accompagnato dalle percussioni di Rony Bargelli e dalla chitarra di Ferruccio Scorcelletti; oggi come allora, è lo stesso Dami a introdurci in questo percorso nella storia di un’importante famiglia artigiana. La casa Tronci è stata fondata nel 1700 e a all’epoca produceva organi a mantice, come quello del 1735 posto all’inizio del percorso, a uso liturgico o delle famiglie più abbienti. Alcuni elementi percussivi furono anche inseriti negli stessi organi, come momento della loro evoluzione ormai prossima al passaggio successivo, che vedeva la produzione degli organi affiancarsi a quella degli idiofoni – come dire: dalla modellazione delle canne a quella dei piatti e delle campane. Nella sala sono presenti alcuni grandi piatti sospesi ancora realizzati per fusione; tra questi il Mi basso realizzato per Giacomo Puccini, proprio accanto alle campanelle giapponesi utilizzate dal compositore per la scena del tè nella “Madame Butterfly”.

Ventiquattro pezzi dello stesso tipo furono ordinati anche da Pietro Mascagni, a suo tempo soddisfatto acquirente di un organo per il suo studio. I Tronci realizzeranno anche il restauro dell’organo sul quale Giuseppe Verdi aveva iniziato a suonare a Roncole di Busseto. I Tronci stringono una solida e ammirata amicizia con questi tre compositori. Tutt’intorno, i pezzi di produzione Tronci, sono affiancati dall’originale africano o asiatico al quale si ispirano – ovviamente, spesso, con delle rese sonore del tutto differenti, ma non per questo meno piacevoli, anzi. Altri due grandi piatti a fusione custodiscono l’ambiente con la loro imponenza. La sala grande ospita le batterie coi loro piatti: sono piatti, Unione Fabbrica Italiana Piatti, costituitasi negli anni ’30 per cercare di compensare la tenuta di un settore troppo soggetto alla competizione tra le diverse ditte.

 

La mostra è aperta al pubblico nei giorni di sabato, domenica e tutti gli altri festivi, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, mentre per gruppi e scuole è possibile accedervi anche negli altri giorni, previo appuntamento. Per prenotare la visita, contattare lo 0573 952234 oppure 952265, o inviare una e-mail a cultura@comune.montale.pt.it.

Scrivi un commento

Per pubblicare un commento devi primaautenticarti.

Social Network

facebook

 
Help & FAQ

Se ti occorre aiuto consulta le "domande frequenti (FAQ)"
Frequently Asked Questions (FAQ) »

Contatti

Telefono: + 0573.700063
Fax: + 0573.718216
Email: redazione@noidiqua.it