di David Colzi. Ph: Foto Olympia
dicembre 2018
La farmacia di Olmi è un presidio storico che esiste esattamente da 50 anni, quando ad aprirla fu il dottor Alessandro Megazzini. Poi, dopo varie gestioni, subentrò nel 1979 il dottor Alberto Raspa. La nostra storia inizia proprio con lui.
Originario dell’Abruzzo, il dottor Raspa si laureò farmacista nel 1966 a Bologna; subito dopo la laurea dovette fare il consueto servizio militare, che fino ad allora era riuscito a rimandare per completare gli studi; fu così che arrivò dalle nostre parti, a Firenze per la precisione, e da qui iniziò poi a coprire dei turni alla farmacia di Casalguidi. In questo paese conobbe una ragazza del luogo, Graziella Baldi, che poi diventò sua moglie. Dopo il matrimonio, i coniugi Raspa si trasferirono a Milano, dove Alberto divenne direttore di una farmacia comunale nell’hinterland milanese, tuttavia quando si presentò l’occasione di rilevare la farmacia di Olmi, il dottore si fece avanti, sia col desiderio di mettersi in proprio, sia per trasferirsi più vicino alla famiglia di Graziella. «Fu una scommessa» ricorda il figlio Marco, attuale direttore della farmacia «perché si partiva da un’utenza minima e sul territorio c’erano già 3 farmacie rinomate e consolidate: la Chilleri, la Sarteschi e quella di Catena». D’altronde quello di Olmi era un mondo piccolo, fatto di botteghe e di gente che si conosceva da generazioni: «Era una sorta di paese nel paese, che accolse mio padre a braccia aperte anche se non era di qua e lo fece sentire subito a casa» ricorda con piacere Marco. E piccolo era lo stabile della farmacia, che occupava solo due vani lungo la via statale, adiacente allo studio del dottor Lomi, mentre la parte che da su via 4 novembre, dove oggi c’è l’entrata della farmacia, era occupato da un bar che prendeva anche il secondo piano, mentre al fianco del bar, dove attualmente c’è il magazzino, si trovava un fruttivendolo.
L’ampliamento della farmacia Raspa iniziò alla fine degli anni ’80 e dai primi anni ’90 è così come la vediamo oggi. Inizialmente il dottor Alberto era aiutato solo dalla moglie in qualità di commessa – che poi è rimasta sempre al suo fianco – ma dopo l’ampliamento, si sono succeduti altri collaboratori tra cui il figlio maggiore del dottore, Massimo, che è rimasto in farmacia dal 1997 al 2001. Nel 2004 è entrato in farmacia l’ultimo dei “dottori Raspa”, Marco, raggiunto l’anno successivo dalla moglie, Laura Maggio. La famiglia così riunita è rimasta insieme fino al 2008, anno in cui Alberto e Graziella sono andati in pensione.
Marco e Laura si sono conosciuti all’Università degli Studi di Firenze, dove si sono laureati con il massimo dei voti e lode. D’altronde quella della farmacia per loro è una vera passione che li porta continuamente a frequentare corsi su svariati argomenti in tutta Italia.
Una cosa che si nota subito entrando in farmacia è che dall’altra parte del bancone ci sono persone che ti trattano quasi da amico… «Sono stati per primi i miei genitori a stabilire un rapporto confidenziale con i clienti» dice Marco, «in un clima in cui ci si da tutti del “tu”, dottori e non. Io e mia moglie siamo stati ben felici di continuare su questa linea».
Lavoravano insieme tuo babbo e tua mamma, così come te e tua moglie: com’è si fa a non entrare in conflitto fra parenti? «Il rapporto di lavoro fra i miei genitori era diverso rispetto a quello mio e di Laura, perché il babbo era farmacista e la mamma commessa, mentre noi siamo entrambi farmacisti con le medesime competenze. Per non creare possibili conflitti, ci siamo divisi i compiti: Laura si occupa principalmente dei rapporti con i clienti, mentre io della parte gestionale e del coordinamento. Sulle scelte imprenditoriali ci confrontiamo».
A proposito di scelte imprenditoriali, da 5 anni il laboratorio galenico della farmacia si è rinnovato e maggiormente attrezzato, riuscendo così a gestire un volume di lavoro importante. Fra le preparazioni più richieste, ci sono le cosiddette “magistrali”, cioè realizzate sotto prescrizione medica. Al riguardo, una curiosità che apprendiamo è che stanno prendendo campo persino le preparazioni galeniche per i nostri amici a 4 zampe; in questo caso su prescrizione del veterinario. Poi ci sono i “preparati officinali”, cioè che non necessitano di ricette: «E’ una grande soddisfazione consegnare un prodotto che ha l’etichetta “Farmacia Raspa”» sottolinea Marco. Quindi state tornando all’antico mestiere del farmacista? «Indubbiamente il concetto di preparazione galenica, trova maggiore riscontro nelle grandi città come Firenze, dove ci sono più medici specialisti che le prescrivono, ma anche noi nel nostro piccolo stiamo diventando un punto di riferimento nella zona di Quarrata e non solo».
Ad un passo dai 40 anni di attività, chi vuoi ringraziare? «I miei genitori che hanno iniziato questa avventura imprenditoriale, la comunità quarratina che ha dato fiducia a loro e poi a me, mia moglie e tutto il nostro staff» conclude il dottor Marco Raspa. «Colgo l’occasione per augurare un sereno Natale e un felice 2019 a tutti i cittadini di Quarrata».