“L’oro dei poveri” – lo spettacolo tratto dal libro della professoressa Covizzoli

“L’oro dei poveri” – lo spettacolo tratto dal libro della professoressa Covizzoli

di Daniela Gori

marzo 2025

L’oro dei poveri“, lo spettacolo teatrale liberamente tratto dal libro della professoressa Alessandra CovizzoliDallo sciopero delle trecciaiole al canto del Biancofiore“, già rappresentato a Quarrata, è stato portato anche a Firenze con successo. Messo in scena dalla Compagnia per l’Acquisto dell’Ottone, con la regia di Andrea Bianconi e il testo di Viviano Vannucci, “L’oro dei poveri” rappresenta un tema significativo della questione femminile. Infatti si riferisce alla più grande manifestazione di protesta avvenuta in Italia nel corso dell’Ottocento: fu il cosiddetto “Sciopero delle Trecciaiole” del 1896, il quale costituì la prima rivendicazione salariale promossa da migliaia di donne e attraversò un’area molto vasta che partendo da Firenze percorse i paesi della piana fino oltre Pistoia. Per questo è stato scelto dal teatro L’Affratellamento di Firenze per celebrare l’8 marzo scorso la Giornata internazionale dei diritti delle donne.

Nel teatro fiorentino la storia delle trecciaiole ha riscosso un vero successo, per la forza dell’argomento, per l’efficacia della narrazione e per la bravura della Compagnia. C’è un legame che mette in connessione con il capoluogo fiorentino questa vicenda che coinvolse le lavoratrici sfruttate e pagate con un salario bassissimo: lavoravano a domicilio le trecce di paglia, per la realizzazione di vari manufatti come borse, cesti, cappelli, fra cui proprio il famoso cappello di paglia di Firenze che era tanto di moda all’epoca. L’interpretazione teatrale, nella coralità delle voci e dei personaggi, ripropone sia fatti storicamente accaduti, che scene e caratteri liberamente inventati. Vengono così tratteggiati personaggi realmente esistiti, quali Don Dario Flori detto “Sbarra“, il battagliero sacerdote dalla personalità carismatica e trascinante della zona di Quarrata, che dedicò tutta la sua vita a promuovere il bene del popolo, come pure viene rievocata Barsene Conti, una delle leader più significative dello sciopero. Con un linguaggio tipicamente toscano e una recitazione puntuale e spigliata, la Compagnia dell’Ottone rievoca la condizione di povertà e di ignoranza del periodo storico travagliato a cavallo del Novecento, riuscendo a dare espressione alla complessità del movimento delle trecciaiole che trovarono il coraggio di sfidare la mentalità ed il potere imperante di quel tempo, in una società prevalentemente maschile, riuscendo a raggiungere un forte consenso popolare e una vastissima risonanza nelle cronache dell’epoca.

“L’oro dei poveri” per la prima volta è stato portato in scena presso il nuovo Forum della Banca Alta Toscana a Vignole a ottobre 2024 in occasione della celebrazione dei 120 anni da quando nell’ottobre 1904 Don Dario Flori “Sbarra” fondò la Cassa Rurale di Vignole (divenuta poi Banca Alta Toscana), per venire incontro alle esigenze della popolazione di allora, soprattutto di contadini, che viveva in condizioni di grande miseria e indigenza.

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