Daniele Delfine – fra fotografia, arte e associazionismo

Daniele Delfine – fra fotografia, arte e associazionismo

di Marco Bagnoli

dicembre 2025

Daniele Delfine è un affermato fotografo di quarantatré anni. Lo abbiamo incontrato, e dato che non potevamo certo chiedergli se è bravo veramente, perché sarebbe stato come domandare all’oste se il vino è buono, allora gli abbiamo chiesto come sia diventato il fotografo che è oggi. La sua risposta è in pratica la storia della sua vita.

Daniele non è incappato in una macchina fotografica prima dei trent’anni, quando gliene viene regalata una dalla sua fidanzata: si trattava di una Nikon 700, una buona entry level.  La macchina finisce in un angolo, bel regalo sì, ma quasi inutile. Lui non ha mai pensato di fare il fotografo, e non ha mai avuto al passione per la fotografia. Poi, a un certo punto, concede all’esimio oggetto di dimostrare quello che fosse in grado di fare. Ovviamente, l’esame creativo era tutto per lui. Ma qui venivano in soccorso i suoi trascorsi nella pittura e nella scultura, peraltro mai abbandonati, frutto dei suoi studi al Liceo Artistico di Quarrata. Insomma, l’estro c’era, e i risultati dei suoi scatti non tardarono a rendersi presto presentabili e soddisfacenti, al punto da divenire la sua professione. Oggi è un fotografo commerciale generalista, e ha percorso ogni sentiero del grande albero della fotografia, specializzandosi però nella ritrattistica. Ha nel tempo collezionato una serie di corsi con vari fotografi, e ha iniziato a collaborare con un importante studio fotografico di Prato, mentre nel frattempo lavorava con un fotografo di moda di Montecatini e portava avanti un percorso di studi alla Laba, la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, impegnandosi su moda, design e ritrattistica.

Ogni giorno Daniele si divide fra business, aziende, wedding e destination wedding, cioè i matrimoni degli stranieri in Italia; family, new-born per i bimbi più piccolini; ha lavorato nel settore del design, ha fatto e fa ancora mostre fotografiche. Il rapporto più significativo si instaura con Laura e Francesca Convalle, il cui studio, attivo a Quarrata fin dagli anni Sessanta, è oggi specializzato in foto nel settore pubblicitario industriale. In questo modo Daniele ha avuto fin da subito uno spazio disponibile per lavorare, che lo ha agevolato al massimo nel rapporto con la clientela. Presso la sala prove Convalle, coadiuvato da una squadra di una decina di ragazzi, vengono coperti tutti i settori. Una parte del lavoro si basa sul wedding, in collaborazione con un altro collega, Giordano Passini, che copre gli impegni da Bologna in su, mentre la piana è di competenza di Daniele. Anche se poi, attraverso varie collaborazioni, lo Studio riesce a lavorare praticamente in tutta Italia.

Vi basta? No? E allora sappiate che circa cinque anni fa ha iniziato la sua collaborazione con Dynamo Camp, a San Marcello. Dynamo Camp Italia è stata fondata da Enzo Manes nel 2003, ed è una grande struttura presso la quale possono soggiornare bambini affetti da svariate patologie, anche molto serie, assieme alle loro famiglie. Questi gruppi trascorrono qui un periodo di vacanza ospiti della struttura, per svolgere delle attività diverse dal quotidiano, come tiro con l’arco, l’arrampicata, andare a cavallo… Prendere parte alle attività di questa grande famiglia allargata, fotografando i bambini, ha rappresentato per Daniele la possibilità di portare ad un nuovo livello la sua sensibilità di fotografo, e soprattutto la sua empatia di essere umano. Perché negli occhi di quei bambini ha visto la stessa voglia di giocare e divertirsi dei suoi nipoti.

La sua ultima grande collaborazione è quella con MagnificoIngegno, con cui organizza corsi e laboratori per grandi e per piccini. Questo gruppo rappresenta per Daniele quanto di più simile alla sua idea di una Quarrata che fa squadra, stretta come le dita di una mano, e che però riesce ad aprirsi a tutto quello di buono che c’è intorno. Una città che inventa tante occasioni di incontro, prima che venga il Settembre, e anche dopo, per tutto l’anno. Quella di una rete di collaborazioni attive sul territorio quarratino è infatti un argomento che sta molto a cuore a Daniele: e non solo lavoro, sacrosanto, e che tutti dovrebbero contribuire a portare, ma anche quel qualcosa di più che lega l’essere umano, che si cerca di imparare mentre la vita te lo insegna.

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