di Massimo Cappelli
dicembre 2025
Ogni intuizione geniale destinata al successo parte sempre da un sognatore, da un visionario, e dal suo profondo desiderio di cambiare il mondo e di migliorare la vita e il futuro delle persone. Nel marketing molte volte questo succede con l’inserimento di un prodotto in un diverso contesto riguardo alla sua originaria fruibilità, centrando i bisogni dei consumatori e cambiando positivamente le loro abitudini. Mi viene in mente Loriano Bagnoli, uno dei fratelli fondatori della Sammontana scomparso proprio in questi giorni (siamo ai primi di novembre ndr) che ebbe per primo l’idea di realizzare il gelato preconfezionato da vendere nei bar, arrivando così alla portata di tutti, e soddisfare, in qualsiasi momento e con pochi spiccioli, la voglia di un gelato. Questo fu l’inizio del suo grande impero industriale. Ma in questo “Concludendo” voglio parlarvi di un altro Loriano, anche lui grande creativo, che nella sua (ahimè) non troppo lunga esistenza, ha dato vita a molte emittenti e ad altrettanti prodotti radiofonici, partendo da Radio Cuore arrivando fino a Radio Sportiva: Loriano Bessi.
Scomparso all’età di settantadue anni il 18 febbraio del 2022, fin da ragazzo Loriano ha bazzicato il mondo delle radio. Nel gennaio del 1987 fondò Radio Cuore a Ponsacco, ottenendo da questa emittente dei grandissimi ascolti grazie alla selezione musicale basata solamente sulla musica italiana. Già da oltre venti anni, il pubblico era attratto da canzoni prevalentemente importate dalla Gran Bretagna o dall’America, la stragrande maggioranza delle persone le ascoltava nel loro insieme non comprendendo una mazza del testo, un po’ come si ammira un quadro astratto senza capire ciò che esso rappresenta. Qualche anno prima il provocatore Adriano Celentano aveva scritto “Prisencolinensinanciusol”, una canzone che al posto delle parole aveva solo suoni senza alcun senso, che imitavano la lingua inglese non comunicando però assolutamente niente, proprio come i veri testi degli artisti anglosassoni a chi non conosce la lingua. Con Radio Cuore, Loriano volle proprio mettere un freno a questa tendenza, tornando alla nostra bella musica italiana, attraverso la quale, oltre alle gradevoli sonorità, si potevano comprendere bene anche i contenuti dei brani. Radio Cuore fu un enorme successo, e in pochissimo tempo Loriano, emulando le strategie di espansione adottate da Silvio Berlusconi con le sue televisioni, riuscì a fare accordi con tantissimi piccoli editori radiofonici della Penisola, unico modo per crescere, viste le limitazioni di legge di allora, portando la Radio in gran parte d’Italia ed entrando così in concorrenza con i grandi network. Con il passare del tempo i notevoli ricavi ottenuti furono investiti nell’acquisto di frequenze in FM in tutto lo Stivale e non ci fu più bisogno che il segnale fosse ripetuto dalle altre radio, perché Radio Cuore ora partiva dai propri impianti di Ponsacco arrivando, come recitava il suo claim, “al cuore della gente” in tutta Italia.
Intanto si avvicinavano gli anni Duemila, la Legge Mammì, in vigore da qualche anno prima, aveva regolamentato il sistema radiotelevisivo aumentando la domanda e anche il valore delle frequenze in FM, Loriano, avendone acquistate in abbondanza ben presto scoprì, e cavalcò alla grande, anche quest’altra opportunità di business.
Ma… chi ha detto che una Radio debba trasmettere soltanto canzoni? Del resto, un genio è difficile che si allinei alle convenzioni, o che si butti nella mischia, un genio tende sempre a camminare in alto e da solo, magari deriso e non compreso per molto tempo, fino a che un bel giorno riconosciuto e copiato da tutti. I Media, attraverso i loro contenuti, hanno il compito di creare intrattenimento, conservare e condividere informazioni e idee, ma soprattutto, devono agganciarsi a doppio filo al loro pubblico attraverso dinamiche e processi emozionali. E cosa c’è di meglio della squadra del cuore per far vivere emozioni agli ascoltatori e far loro rilasciare il maggior numero di endorfine? Il concepimento di Radio Sportiva evidenzia la grande creatività di Loriano Bessi, lui aveva previsto tutto. Non è stata l’idea in sé di parlare di sport, poiché in ogni regione d’Italia, da sempre c’è stata e sempre ci sarà un’emittente (Radio e TV) che nel palinsesto dedica un paio d’ore allo sport e alla squadra locale. La grande genialità è stata la completa diversità: quella di creare una radio solo per lo sport con giornalisti specializzati, trasmissioni e opinionisti di fama nazionale, con partite commentate in diretta, interviste sul campo, e in più, offrendo anche spazio agli ascoltatori con la messa in onda dei loro messaggi vocali.
Radio Sportiva, a mio avviso, doveva essere concepita da RCS, il gruppo editoriale della Gazzetta dello Sport. Sportiva nasce nel dicembre 2010, mi ricordo che qualche mese prima Loriano venne da me e andammo a pranzo insieme, fu lì che mi comunicò il suo progetto: «Voglio fare una radio solo di sport» mi disse, «la voglio chiamare “la Radio del Calcio e dello Sport”». Io gli risposi che, a parte il nome troppo lungo, l’idea avrebbe sicuramente funzionato. A quei tempi era facile incontrarsi, perché dopo l’acquisizione di Radio Blu veniva spesso da queste parti, e credo che l’idea di mettere un’emittente al completo servizio dello sport maturò in lui proprio dopo aver comprato questa emittente pratese che allora seguiva la Fiorentina Calcio.
Oggi è Marzia Boddi, moglie di Loriano, al timone di Radio Sportiva con il direttore Michele Plastino e una squadra di giornalisti e tecnici che riescono ogni giorno ad intrattenere UN MILIONE401.000 ascoltatori, la concessionaria Media Hit gestisce, a Ponsacco, la parte commerciale e amministrativa insieme a tutto lo staff: persone meravigliose con le quali mi sento molto spesso per programmare le campagne pubblicitarie dei miei clienti.
La sede di Radio Sportiva è ancora a Prato, nel Viale della Repubblica, rimasta proprio lì dove è nata Radio Blu e dove qualche anno fa veniva Loriano Bessi, quando passava da Quarrata, e trascorrevamo insieme la pausa pranzo. Mi piace pensare che Loriano non ci abbia mai del tutto lasciato, lui ancora dirige, organizza e gestisce, vagando nell’etere, insieme alle frequenze delle sue Radio.



