La battaglia di Poggio Alto – fra passato e presente

La battaglia di Poggio Alto – fra passato e presente

di Giacomo Bini

dicembre 2016

Palu Ram e Hari Singh erano due ragazzi di 19 e 20 anni, nati a Rothak e Hisar, in due città indiane sulla strada che da Nuova Delhi conduce al Punjab, che trovarono la morte sulle nostre montagne, in località Poggio Alto, durante una cruenta battaglia combattuta dal 13 al 16 settembre 1944. Palu e Hari vestivano la divisa del 13° Frontier Force Rifles, il reparto dei fucilieri delle truppe coloniali britanniche che combatterono e morirono per liberare l’Italia da nazisti.

I resti dei due giovani soldati indiani, non più di un mucchio confuso di ossa, furono ritrovati nel 1996 e l’identificazione dei due corpi si deve ad una indagine condotta dalla Procura di Prato, in particolare del sostituto procuratore Sergio Affronte, supportata dalla ricerca scientifica dell’archeologo e antropologo forense Matteo Borrini. Le ossa ritrovate a Poggio Alto hanno ricevuto un nome nel 2012 e così i due ragazzi in divisa hanno potuto riemergere con la loro identità dalla lista dei dispersi, di cui le famiglie di origine non hanno saputo più nulla. La battaglia di Poggio Alto fu una delle più drammatiche della storia della Linea Gotica. Si svolse sul crinale che sovrasta la valle dell’Agna a protezione dei passi degli Acquiputoli e delle Cavallaie tra le truppe indiane aggregate alla 6a divisione corazzata sudafricana e i reparti tedeschi della 362a divisione di fanteria. Per ricordare la battaglia gli Alpini di Montale hanno avuto la meritoria iniziativa di realizzare, trasportare e installare sul Poggio Alto una croce in ferro alta quattro metri. Nei mesi scorsi quei luoghi, carichi di memoria e anche interessantissimi dal punto di vista paesaggistico, sono stati oggetto di un importante opera di recupero degli itinerari della Linea Gotica, con i suoi camminamenti e le sue postazioni. Sono stati ripristinati, ripuliti e segnati dei percorsi che consentono di compiere un tuffo nella storia e anche di godere delle bellezze ancora incontaminate di quei luoghi.

All’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Comunale di Montale, hanno collaborato attivamente molte associazioni come la Linea Gotica Pistoiese, il Gruppo Storico di ricerca Linea Gotica 1943-1945 Montemurlo, la Vab Montale, il Cai Prato, la Protezione civile Croce d’Oro Montale e il gruppo Alpini sezione di Montale, che hanno contribuito al ripristino dei sentieri.

Il 2 Ottobre scorso si è svolta una “camminata nella storia” nei luoghi della battaglia di Poggio Alto. Erano presenti l’assessore alla cultura di Montale Alessandro Galardini, che ha deposto una corona d’alloro alla croce sul Poggio Alto e il vicesindaco di Cantagallo Stefano Ferri proprio perché Poggio Alto con i suoi 995 metri sul livello del mare è al confine fra i due comuni. Si è anche svolta una ricostruzione storica della battaglia grazie a gruppi che si dedicano alla rappresentazione di eventi scritti sulle pagine di Storia. C’erano le truppe tedesche con il loro campo base e gli Alleati che cercavano di risalire la montagna, tra loro si poteva immaginare, nella nebbia, le sagome di Palu e Hari, che caddero, giovanissimi, sotto i colpi della 362° divisione fanteria del generale Greiner.

 

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