I nomi antichi di Fognano

I nomi antichi di Fognano

I nomi antichi di Fognano

di Giacomo Bini. Foto: Gabriele Bellini

giugno 2013

Per parlare degli antichi nomi di Fognano, ci troviamo in casa di Silvano Santi, nel centro storico del paese, insieme ad Armando Breschi e Aldo Vettori.

Per prima cosa viene posto un punto fermo: il paese di Fognano inizia, venendo da sud, dal Ponte alle Trecche, il ponticino sull’Agna delle Conche che si trova nei pressi della confluenza tra i due rami del torrente Agna. Oggi invece il cartello stradale che indica Fognano è più a sud di qualche centinaio di metri. I confini ufficiali non coincidono con quelli della tradizione. «Sotto il ponte alle Trecche» ricorda Armando Breschi «nella zona che veniva chiamata Il Fattoio veniva a dare la benedizione il prete di Montale». Il Fattoio si trova nei pressi dell’attuale Farmacia. «Una volta c’era la scuola elementare e durante la guerra ci dormivano i tedeschi». E c’erano anche due dei tantissimi mulini che sorgevano a Fognano. Dal Ponte alle Trecche si risale verso nord sulla strada principale che ora si chiama via Antonio Gramsci ma che una volta, con una maggiore fedeltà alla realtà locale, aveva il nome di via di Fognano.

Dopo aver incontrato i nomi di Il Pinzauti e Casagrande si trova, dopo le scuole delle suore “Carlo Martelli”, una strada che corre verso sinistra, a seguire la valle dell’Agna delle Conche, che ora si chiama “via Carlo Marx”, nome che, senza colpa dell’autore del Capitale ma dei suoi troppo zelanti seguaci, ha ingiustamente sostituito quello antico e vero di via Case Basse (toponimo ora relegato a identificare una stradina secondaria sede di un moderno insediamento di villette). La stradina segue il torrente e conduce a Scali, un posto da sogno per i ragazzi di una volta, che ci andavano a fare il bagno, si ritrovavano a merenda e dove si prendeva l’acqua al Fontino. Più a nord, al Ponte di Luciaccio c’è stata per un certo tempo la colonia estiva. Lungo la strada, che diventa sentiero e prosegue fino alla Cascina, ci sono i resti del vecchio Poligono militare ora abbandonato. Ritornando in via di Fognano, si trova un’altra deviazione, per via Mazzini, la strada vecchia per Tobbiana che porta a luoghi come Materano, Belvedere di Sopra e di Sotto, Camperucci, Mazzei, Tonelli, Paoletti, e via salendo.

Ma torniamo nel cuore del paese, in via Battisti, dove si trovano Melocco, La Tranquillona, e le scuole elementari (nel ventennio erano Casa del Fascio e nel dopoguerra Casa del Popolo, prima di diventare edificio scolastico). Dopo la strettoia Tra le mura si va verso la chiesa di San Martino, nel cuore di Fognano antica, dove c’è la casa natale dell’artista Jorio Vivarelli, il passaggio della via originaria che andava verso Tobbiana e gli edifici più antichi di Fognano si incontrano Il Franchi (con l’ennesimo mulino), il Lavatoio e poi Marzolo, che prelude al territorio di Tobbiana.

 

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