Il punto sulla viabilità a Montale

Il punto sulla viabilità a Montale

di Giacomo Bini  Foto Gabriele Bellini

dicembre 2012

La mancanza di un collegamento stradale con l’autostrada è il principale problema di viabilità di Montale. Ed è anche il più antico, se si pensa che fu al centro di un convegno alla casa del popolo già nel lontano 1984. In questi ventotto anni si è molto discusso e alla fine si è arrivati ad un progetto di collegamento tra il “cavalca-ferrovia” e il casello di Prato Ovest nell’ambito della cosiddetta seconda tangenziale pratese, un’opera molto complessa promossa da cinque comuni (Montemurlo, Quarrata, Agliana, Montale, Prato) e due province (Prato e Pistoia). I lavori sono in corso da anni nei territori di Prato, Agliana e Montemurlo. E’ stato avviato il collegamento tra il raccordo del Calice e Quarrata. Ma il tratto montalese, in tutto due chilometri di strada, è ancora sulla carta, se si eccettuano le spallette per i ponti su alcuni corsi d’acqua. E’ stato effettuato da poco l’esproprio dei terreni, ma ancora i lavori sono da appaltare. E’ di poche settimane fa, una esplicita richiesta scritta del sindaco di Montale, David Scatragli, al Comune di Prato, capofila per la realizzazione dell’opera, perché venga fatto il bando di gara. Il costo previsto è di un milione e quattrocentosessanta mila euro ed il Comune di Montale è pronto a prendere un mutuo. Dal lontano 2001, tutte le giunte comunali di Montale hanno inserito la nuova strada nel programma triennale delle opere pubbliche, salvo poi rimandarla anno dopo anno.

L’assessore provinciale ai lavori pubblici, Mauro Mari, in un incontro avvenuto alla Smilea nello scorso aprile, disse che la strada avrebbe visto la luce nella primavera o comunque in tutto il 2013. Ma se non si assegnano i lavori e non si apre il cantiere è difficile che la previsione si avveri.
Intanto, a causa della mancanza di quella strada, lo sviluppo economico di Montale rimane strozzato e le imprese soffrono enormi disagi; basti pensare alla ditta “Rustici” di via Garibaldi, che assembla vagoni ferroviari per la Breda e li deve trasportare lungo la vecchia montalese, attraverso il centro abitato di Santomato. Ma il danno maggiore è quello dei mancati investimenti di imprese che non vengono a Montale per la difficoltà a raggiungere l’autostrada e già si sono perse molte occasioni, che in tempo di crisi è davvero increscioso buttare al vento.
Un punto sulla viabilità a Montale non può però trascurare la rivoluzione avvenuta nelle vie di gran parte del centro, con l’introduzione dei sensi unici allo scopo di rendere la circolazione più ordinata e sicura e di liberare i marciapiedi dalle auto in sosta. La trasformazione è destinata ad estendersi anche alla zona a sud di via Martiri della Libertà e alla piazza centrale. L’amministrazione comunale e la Polizia Municipale, sono soddisfatti dei risultati ma ci sono state alcune obiezioni che hanno portato a certe piccole correzioni, come il ripristino del doppio senso nel tratto alle spalle del municipio per facilitare l’accesso alla Misericordia. Altre polemiche hanno riguardato i rallentatori di via Sem Benelli di cui è stato promesso un aggiustamento. <<Ma dai cittadini abbiamo ricevuto soprattutto tantissimi ringraziamenti>> dicono dalla Polizia Municipale <<e l’esortazione a proseguire con il nostro piano>>. Non mancano i problemi da risolvere, come le condizioni spesso pessime dell’asfalto in molte strade, la situazione di grave disagio dei cittadini di Via Alfieri per il traffico pesante e per il degrado della strada, la condizione precaria della via montana che porta da Tobbiana alla Cascina. Le pubbliche amministrazioni, avendo pochi soldi, antepongono i servizi alla persona alla manutenzione delle strade, ma anche dalla viabilità dipende la crescita dell’economia e la qualità della vita.

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