Mauro Lassi – tra pubblicità e associazionismo

Mauro Lassi – tra pubblicità e associazionismo

di Massimo Cappelli. Foto: Gabriele Bellini.

settembre 2023

Eravamo poco più che ragazzi, alla fine degli anni Ottanta, quando ho conosciuto Mauro Lassi e Loredana, che dopo qualche anno sarebbe diventata sua moglie affiancandolo in tutte le sue imprese.

Erano i tempi degli Yuppies, così chiamavamo i giovani rampanti della società di allora che si facevano strada nell’imprenditoria. Anche il mondo del marketing e della comunicazione si stava affermando partendo dalla “Milano da Bere”. Le Agenzie di Pubblicità stavano nascendo come funghi soprattutto al nord, complice la scelta di un famosissimo imprenditore milanese (che qualche anno più tardi sarebbe “Sceso in Campo” dandosi alla politica) che decise di creare delle televisioni concorrenti a Mamma Rai, la quale, per eccesso di domanda del Mercato pubblicitario, da una decina d’anni aveva strategicamente soppresso “Carosello” con il dispiacere di tanti bambini e ragazzi di allora. Sicuramente i più giovani non hanno mai conosciuto questa breve rubrica pubblicitaria del prime time di allora, che ogni sera trasmetteva solo cinque filmati di pochi minuti: delle piccole storielle, interpretate da attori, o cartoni animati, dove nella parte finale veniva annesso l’annuncio pubblicitario. Dopo la chiusura di Carosello nacque il formato spot “trenta secondi”, l’ora televisiva divenne quarantotto minuti di contenuti e dodici di break pubblicitari, così tante aziende importanti che erano in fila e stavano scalpitando aspettando il proprio turno, ebbero la tanto ambita visibilità e i loro brand si affermarono a livello nazionale.

Mauro, con  la sua agenzia Point Studio, non era né a Milano Due, né a Cologno Monzese, bensì a Prato, in Via Reno numero settantaquattro, ma prometteva già bene. Stava iniziando l’era del computer e con i programmi di grafica si potevano creare campagne pubblicitarie a costi più contenuti, questo sospinse tanta domanda anche per le attività locali, offrendo loro immagine, visibilità e crescita. Un po’ come era successo una decina di anni prima con le Radio Libere locali, che avevano dato voce ai piccoli negozi di vicinato. Point Studio già allora operava nella pubblicità esterna: cartelli stradali nell’area Toscana Nord, un circuito proprio di gonfaloni ai lampioni dell’illuminazione cittadina fra Prato Pistoia e Firenze, e aveva già diverse squadre di ragazzi che lavoravano nel door to door, distribuendo volantini soprattutto per i supermercati. Ma per farci raccontare direttamente la sua storia abbiamo invitato Mauro in redazione e gli abbiamo fatto qualche domanda.

Raccontami degli inizi, se ricordo bene hai cominciato con la Radio. 

«Ricordi bene! Sono stato socio fondatore di Radio Charlie nel 1977, poi diventata Radio Antenna Toscana Uno e per entrambe le emittenti, fino al 1981, ho ricoperto vari ruoli tutti legati al settore commerciale. Dal 1981 sono stato socio fondatore di Point Studio srl, che con le varie divisioni aziendali si occupa di noleggio impianti pubblicitari, organizzazione eventi, P.R. e ufficio stampa, azioni promozionali, web agency e altro».

Com’è cambiato il Mercato da allora?   

«Il Mercato per me, non è cambiato di una Virgola: io guardo sempre avanti e vedo solo il bicchiere mezzo pieno. Obiettivamente devo dire che il Mercato in sé un po’ è cambiato, c’è molta incertezza e di conseguenza, per le piccole medie imprese, difficoltà a pianificare e a investire. Per vivere, tutti noi dobbiamo soddisfare dei bisogni, e sono proprio questi che fanno muovere il Mercato, ma tutto, ormai, è sempre di più in mano ai Grandi Colossi mondiali, che si sono presi la più grossa fetta della “torta”, grazie al beneficio e alla complicità della Rete».

Parlami del tuo organico attuale e dei tuoi clienti di oggi. 

«La mia società si avvale di diversi dipendenti full time oltre a numerosi collaboratori, la nostra clientela è variegata abbiamo clienti di tutte le dimensioni dal piccolo negozio al brand internazionale. Nel tempo abbiamo investito in altri settori come quello immobiliare e quello sportivo. Ciò che caratterizza l’anima di  tutte le mie aziende e anche di tutti i miei collaboratori è la grande passione che mettiamo nel fare il nostro lavoro».

Mi sembra che hai avuto e hai ancora qualche carica istituzionale.

«All’inizio del nuovo millennio ho deciso di partecipare attivamente alla vita associativa mettendo a disposizione il mio tempo e le mie conoscenze al mondo della piccola e media impresa. Negli anni ho avuto diverse cariche: in Confesercenti sono stato prima Presidente Comunale di Prato e poi Presidente Provinciale per due mandati, Vice Presidente Regionale e anche membro della Presidenza sia regionale Toscana che Nazionale. Sono anche stato Presidente di “Rete Imprese Italia Prato”. Attualmente sono ancora in carica come membro di Giunta della nuova Camera di Commercio di Prato e Pistoia. Dal 2023 sono Presidente del comitato “Festa di San Michele” a Carmignano, questa manifestazione è tra gli eventi più importanti della Provincia di Prato e della Regione Toscana, impegna oltre seicento addetti, tra figuranti e rionali, ed è seguita tutti gli anni da migliaia di persone».

Qual è la più grande soddisfazione in questi anni?   

«Sicuramente quella che i miei tre figli, appena terminata la formazione accademica, mi hanno seguito nell’azienda».

Chi ha detto che le grandi aziende di marketing sarebbero solo nel nord Italia? Falso: alla Milano da Bere, potrebbe esserci in risposta la Prato da Tessere. Oppure la Pistoia da Piantare o la Firenze da portare nel cuore. Scherzi a parte, Mauro Lassi, Point Studio e tutto lo staff, in questi anni sono l’esempio e la conferma che con la passione, le idee e la determinazione si possono lanciare, perseguire e raggiungere tutti gli obiettivi che ci prefissiamo, da qualsiasi latitudine. Partendo, per esempio, da 100 metri quadri di Via Reno a Prato e arrivando a 1.600 metri quadri di Via Panconi.

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