Montale – casello Prato Ovest: forse ci siamo…

Montale – casello Prato Ovest: forse ci siamo…

di Giacomo Bini

dicembre 2014

Che sia la volta buona? Due segni sembrano indurre a qualche speranza nei riguardi della realizzazione della nuova strada di collegamento tra Montale e il casello autostradale di Prato Ovest, cioè il tratto montalese della cosiddetta Seconda Tangenziale Pratese

Siccome della strada si parla da trent’anni e l’opera è presente nel piano dei lavori pubblici del Comune dal 2001, una certa prudenza è d’obbligo, ma i segni di una svolta ci sono. Il primo è un segno visivo e consiste nel ponte che è in costruzione su uno dei corsi d’acqua che la nuova strada deve superare. Il ponte si staglia sullo sfondo delle montagne e a poche decine di metri ci sono, già posate, le spallette per un secondo ponte simile al primo. Il secondo segno è di carattere finanziario e consiste nello sblocco di 650mila euro contenuto nel Decreto Sblocca-Italia varato dal Governo. Montale è tra i 128 comuni italiani che hanno ottenuto l’esclusione dal patto di stabilità per il compimento di opere pubbliche ferme da anni. Il decreto della Presidenza del Consiglio, a firma del sottosegretario Del Rio, è datato 28 Ottobre ed è stato pubblicato sul sito di Palazzo Chigi.

E’ stata accolta interamente la richiesta del Comune di Montale, che nei mesi scorsi aveva ottenuto anche l’allentamento del patto di stabilità anche per il completamento dell’asilo nido di Stazione per un importo di 550mila euro. Il tratto montalese della nuova tangenziale pratese, dal casello di Prato Ovest fino al cavalca-ferrovia di Montale, ha un costo complessivo di un milione e 460mila euro. I 650mila euro esclusi dal patto di stabilità, sono soldi già nella disponibilità del Comune che finora non potevano essere spesi e che ora, grazie allo sblocco appena ottenuto, potranno essere immediatamente investiti nella nuova strada. «Siamo molto soddisfatti per l’accoglimento della nostra richiesta» dice l’assessore ai lavori pubblici e vice-sindaco Emanuele Logli «perché la nuova tangenziale pratese è un’opera strategica per la nostra zona e attesa ormai da molti anni»

In effetti il tratto montalese della nuova tangenziale appare nei piani comunali delle opere pubbliche fin dal 2001 ma finora è restato sulla carta. Sono stati realizzati i tratti riguardanti Montemurlo (in gran parte) e Quarrata mentre il tratto montalese è ancora incompiuto. Negli ultimi mesi i lavori sono iniziati ed è stato eretto il primo dei due ponti previsti per il superamento di due piccoli corsi d’acqua. La seconda tangenziale pratese è un’opera complessa perché ha richiesto l’impegno molte amministrazioni pubbliche: due province (Prato e Pistoia) e cinque comuni (Montale, Agliana, Quarrata, Montemurlo e Prato). L’ente capofila per la progettazione e la realizzazione dei lavori è il Comune di Prato. Il Patto di Stabilità è stato negli ultimi anni uno degli ostacoli più importanti al compimento dei lavori. Basti ricordare che nell’aprile 2012, l’assessore provinciale Mauro Mari preannunciò, in una riunione della giunta provinciale alla Smilea, che il tratto montalese sarebbe stato compiuto in tutto il 2013. 

 

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