di Marco Bagnoli
settembre 2025
Martina Borrello ha 21 anni, ha fatto tutte le scuole a Quarrata, mentre oggi vive a Pistoia, e fino a che non ha avuto l’impegno dell’Università ha sempre fatto la spola con Quarrata, dove abita nonna Ornella. La presenza della nonna e di nonno Mauro hanno ben coltivato il suo desiderio di imparare: infatti oggi studia Lingue e Letterature Straniere, ed è in procinto di partire per l’Erasmus in Francia.
Il nonno, Mauro Secchi, era il famoso panettiere di Quarrata, mentre nonna Ornella ha sempre sostenuto l’inclinazione di Martina per il racconto. Infatti, prima ancora di saper tenere una penna in mano per scrivere da sola, era la nonna a trascrivere le vicende essenziali di principesse, draghi e animaletti del bosco, mentre Martina dettava. Una volta imparato a scrivere, la nonna trovò solo un parziale riposo, dal momento che da allora in poi assunse il suolo di preziosa consulente. Anche oggi che ha la bell’età di 92 anni. Il passaggio successivo, già alle elementari, vede Martina autrice di poesie, anche perché gliene facevano comporre un sacco. Quello della poesia rappresenta inoltre un bel passo avanti, e non certo perché i versi siano superiori alla prosa. La poesia le permise infatti di partecipare a diversi concorsi che si tenevano a Quarrata, e quindi di offrire la sua produzione a un pubblico esterno, a una giuria vera e propria. Vinse il terzo premio alla fine della elementari: questo successo contribuì a rafforzare la sicurezza nei propri mezzi della giovane Martina.
Proseguendo con gli studi, all’Istituto Capitini ad Agliana, i temi in classe divennero il suo pane, e si giunse così ai testi in prosa. Anche qui, grazie all’attenzione della sua insegnante di Italiano, Martina partecipò a diversi concorsi nazionali di racconti, con un buon piazzamento al premio Keynes. Ma ovviamente Martina scrive anche racconti per conto suo, forte della sua attenta osservazione del mondo che la circonda. E la lettura dei classici ha gettato semi fruttiferi nella sua fervida immaginazione, da Virginia Woolf a Balzàc a Victor Hugo, senza disdegnare qualcosa di più attuale, come “Una Vita Come Tante” di Hanya Yanagihara, un libro per piangere, come ci conferma Martina, che di solito non emoziona mai. Segno che era colpa degli altri libri…
Nella sua scrittura si lega un abbraccio ideale tra il mondo del romanzo classico e lo spunto di un fatto di cronaca. Giunta all’età di diciotto anni, nel 2023 ecco appunto che un tragico episodio irruppe nella coscienza di Martina: il suicidio, proprio a diciotto anni, della pallavolista azzurra Julia Ituma. Julia si era gettata dalla finestra dell’albergo dove soggiornava con la Nazionale di Volley, a Istanbul. Martina era già passata sulla strada di una tragica scomparsa, quella del babbo Mario. Mario se n’era andato quando lei aveva solo dodici anni, lasciando mamma Laura a crescerla, assieme al fratello maggiore Giulio.
È interrogandosi sull’assenza perentoria di una persona amata, che cominciò a scrivere quello che sarebbe stato il suo primo romanzo. “Il mondo dopo” è appunto un romanzo in forma epistolare, dove un padre raccoglie le lettere mai spedite scritte dalla figlia suicida. Si tratta senza dubbio di un avvio forte e deciso, un esordio editoriale coraggioso per una ragazza così giovane. Ma del resto era inevitabile: lei e Julia avevano la stessa età, entrambe legate al mondo della pallavolo, che Martina frequentò per otto anni tra le fila del Blu Volley Quarrata. E poi una andatasene senza dire niente, e l’altra invece qui tra noi a cercare qualche possibile risposta. Il tema del suicidio è uno dei più tragici e delicati, affiora nei telegiornali e in rete per poi sparire forse troppo frettolosamente dalla riflessione di noi tutti. Si tratta di un argomento insolito, per una esordiente, ma dimostra il coraggio e la maturità nell’assumersi una responsabilità, e cioè quella di parlare del dolore che resta, e forse anche di quello che si può tuttavia fare per andare avanti.
A questo punto dovete solo leggere il romanzo di Martina, non staremo certo qui a svelarvi il finale. “Il mondo dopo” è stato pubblicato da PAB – Provaci Ancora Bill nel febbraio di quest’anno, e gli auguriamo di diventare un classico, perché no. Nonna Ornella l’ha già letto due volte. Come fosse già un classico, appunto.




