di Massimo Cappelli
marzo 2025
Nell’era in cui si parla tanto di intelligenza artificiale, Riccardo era una grande intelligenza naturale. La sua innata curiosità, una infinita creatività, le sue intuizioni, la passione per l’innovazione ed una grande manualità lo avevano portato, da autodidatta, a realizzare lavori eccellenti nel campo della comunicazione per piccole-medie imprese e anche per aziende importanti. Lui era un genio progettista CAD, esperto di meccanica e di computer-grafica, nella fattispecie modellazione 3D.
La grande mente di Riccardo Pretelli, purtroppo, ha smesso di pensare a soli 47 anni all’ospedale di Careggi il 9 dicembre 2024. «Si era ammalato in marzo» ci racconta suo fratello Alessandro «quando uno dei primi mal di testa della sua vita si è rivelato poi un glioblastoma di quarto grado, il tumore più aggressivo del sistema nervoso. Operato con successo, a Pasqua era già a casa, ma la prognosi in questi casi rimane sempre la stessa, diciotto mesi come aspettativa media di vita, di cui lui ne ha vissuti nove, passati tra esami, chemio e radioterapie, ma soprattutto sempre accanto alla sua famiglia, non facendo trasparire mai, con la sua forza d’animo, paura o ansia».
Riccardo ha lasciato la moglie Claudia e Giada, la sua bimba di soli sei anni, con la quale aveva un rapporto stupendo e, a quanto pare, ha ereditato la sua stessa spiccata creatività. Inoltre lascia la mamma Ester e il fratello Alessandro con il quale era socio nell’attività di comunicazione e marketing “Atom Production” con sede in Via Folonica.