Maurizio Dumbrava – il giovane “Indiana Jones” del Montalbano

Maurizio Dumbrava – il giovane “Indiana Jones” del Montalbano

di Luciano Tempestini

marzo 2025

Maurizio Dumbrava è un ragazzo di ventidue anni originario di Prato ma residente a Quarrata, sebbene il suo cognome riveli le origini moldave della mamma. Se lo portiamo alla vostra attenzione, è perché è giusto inserirlo nella nostra lista di quei ragazzi “normali” che però dimostrano di avere una passione tale da essere d’esempio ai loro coetanei.

Maurizio lavora come cantiniere presso le Cantine Bonacchi di Quarrata, ma la sua grande passione è l’archeologia, che coltiva da quando era piccolo, grazie agli insegnamenti del suo maestro di scuola elementare. E già da bambino, nel pratese, raccoglieva ciottoli e frammenti di sassi, convinto che fossero tesori preziosi. Nel tempo poi il suo istinto di “Indiana Jones” si è affinato, grazie alle letture e ascoltando chi ne sapeva di più. Recentemente è stato importante il suo incontro con Bruno Tempestini, “Ispettore Onorario per i Beni Archeologici per i Comuni di Agliana, Montale, Quarrata e Montemurlo”.  Altrettanto importante è stata la frequentazione del Montalbano, che lui conosce bene avendoci passato tutte le vacanze estive fin dalle elementari; in particolare, la località “Le Colmate” di Montemagno, dove abita il padre adottivo, Alfio Abate. Proprio qui Maurizio sta ristrutturando un rudere nella tenuta di famiglia, per andarci presto ad abitare.

Come avrete capito si tratta di un ragazzo pieno di energia e molto indaffarato (è anche volontario al Parco Verde di Olmi e presso la VAB di Quarrata), eppure trova sempre tempo per le sue “passeggiate archeologiche”; gambe in spalla, occhi bassi e massima attenzione ad ogni singola variazione del terreno, per vedere se affiora qualcosa di interessante. Talvolta sono semplici conchiglie di mare, testimoni di un passato lontanissimo, quando nella nostra vallata nuotavano pesci e balene, ma altre volte sono tesori più preziosi. E’ il caso del ritrovamento di un sito pochi mesi fa, avvenuto grazie (si fa per dire) all’alluvione del 2 novembre del 2023. In quel periodo infatti, le forti piogge dissestarono molte zone collinari, scoprendo ampie porzioni di terreno. Così in un punto preciso del Montalbano sono affiorati dei reperti interessanti, fra cui i frammenti di un vaso del 1600 e un’anfora di epoca rinascimentale; tutte tracce di un antico nucleo abitativo di gente altolocata. Chiaramente Maurizio, dopo aver fotografato il tutto, ha subito allertato la Sovrintendenza che ha catalogato e portato via i reperti per metterli in sicurezza. L’alluvione ha inoltre restituito dalla terra un grande masso, su cui sono incise scritte di probabile origine etrusca, forse un segnale di insediamenti di quel popolo nell’area del Montalbano.

Insomma il nostro “Indiana Jones” è sempre in giro e nel suo continuo viaggiare a piedi fra poggi e boschi spera un giorno di scovare un vero tesoro con oro e pietre rare, proprio come faceva Harrison Ford nei suoi film (ma magari con meno peripezie!) oppure i resti del famoso e mai scoperto Castello di Montemagno. Noi glielo auguriamo di tutto cuore, perché se lo merita, visto l’entusiasmo che ci mette. E chissà che qualcosa non venga in superficie anche nel terreno di famiglia, dove adesso sta trapiantando viti di un antico vitigno, per riportare in vita qualcosa che viene da lontano… un po’ come fa l’archeologia.

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