di Serena Michelozzi
settembre 2025
La passione per l’arte può sbocciare inaspettatamente, anche quando si ha già un solido percorso alle spalle. Per il nostro artista autodidatta, Enrico Innocenti, originario di Buriano, sulle colline quarratine, la scintilla è scoccata circa trent’anni fa. Dopo aver coltivato il disegno fin dalla giovinezza, la svolta verso la pittura è arrivata poco prima del matrimonio, segnando l’inizio di una profonda avventura artistica. Il percorso di Enrico è stato fin da subito libero da schemi accademici, improntato all’apprendimento “strada facendo” e alla sperimentazione. Tra le tecniche provate, la pittura ad olio ha subito esercitato sul nostro artista un fascino irresistibile, grazie alla sua capacità di creare profondità e mescolare colori in maniera unica. «La pittura ad olio non è stata solo una scoperta tecnica, ma un vero e proprio momento di crescita personale, elevando la pittura da semplice hobby a una passione costante e vitale» ci spiega Enrico Innocenti.
Il nostro pittore, nato e cresciuto in un contesto naturale vibrante, ha trovato la sua massima ispirazione artistica nei paesaggi e nella natura. Le colline, i boschi e il verde che circondano Buriano sono il suo linguaggio primario. «I miei soggetti principali riguardano proprio la natura e i paesaggi, perché sono quelli che mi parlano di più» ci racconta. La sua arte è una celebrazione dei giochi di luci e colori che la natura offre, dai delicati passaggi cromatici dell’alba e del tramonto ai netti contrasti di ombre tra gli alberi. Pur essendo la natura l’espressione più autentica del suo io, Enrico non teme di uscire dalla “zona di comfort”. Si sprona costantemente a esplorare nuovi temi, mettendosi alla prova con soggetti diversi come il mare, i paesaggi cittadini, la natura morta, i cavalli e i corpi femminili. Ogni nuova tela è vista come un’opportunità per affinare tecniche e interpretare la realtà da prospettive sempre nuove.
Le opere del nostro pittore hanno forti radici emotive: «Quando si parla di valore affettivo, la mente torna ai primi esperimenti, quelli che raffigurano i paesaggi di Buriano legati all’infanzia. Queste tele, con il loro “verde vibrante,” rappresentano le radici più profonde della passione e sono cariche di ricordi personali» ci confessa Enrico.
Negli ultimi anni, i quadri del nostro artista hanno iniziato a trovare spazio anche al di fuori del suo studio, grazie alla partecipazione a diverse mostre collettive. Le prime occasioni sono arrivate con il “Settembre Quarratino”, supportate dall’associazione del Magnifico Ingegno. Più recentemente, le sue opere hanno arricchito eventi ad Artimino e serate di festa nel centro di Quarrata, anche grazie alla collaborazione con l’artista Diego Sarti. Queste esposizioni sono state per Enrico fonte di soddisfazione e orgoglio, permettendogli di condividere il proprio lavoro e confrontarsi con altri creativi. «La pittura» conclude l’artista «non è un lavoro, ma una vocazione vera e propria. È un processo continuo di ricerca che impegna il tempo libero, spingendo verso nuove idee e spunti. Per me, ogni singola opera è un tassello, un passo verso qualcosa di ancora più grande e affascinante nell’ininterrotto viaggio nel mondo dell’arte».






