Luca Nesti – la situazione del settore spettacolo dopo il lockdown

Luca Nesti – la situazione del settore spettacolo dopo il lockdown

di Giacomo Bini

settembre 2020

Annullamento del “Giugno aglianese” a causa dell’emergenza Covid 19 difficile da digerire per l’associazione Artigiano, che aveva vinto il bando per il triennio 2020-2022. «Una decisione dolorosa, presa d’accordo con il sindaco di Agliana Luca Benesperi, ma la salute delle persone e le condizioni d’incertezza che non sono di breve risoluzione, non ci permettono di fare il nostro lavoro al meglio», aveva dichiarato Luca Nesti annunciando l’annullamento della storica kermesse. 

Ma c’era anche la questione economica, perché il “Giugno aglianese” assicurava lavoro a una ventina di persone e l’associazione aveva acquistato anche nuove attrezzature per onorare quel tipo di bando. Nesti è cantautore e organizzatore di eventi, anche a livello nazionale, presidente dell’associazione Artigiano, dove è impegnata anche sua figlia Nicole e direttore artistico del “Giugno aglianese”, che richiama migliaia di persone. Da sempre attivissimi per riunire quante più persone possibile, Nesti e la sua associazione hanno dovuto fare i conti con il distanziamento sociale. Il post lockdown è stato complicato, ma ha riservato anche belle sorprese per l’associazione.

«Siamo stati sorpresi e onorati», riferiscono da Artigiano «di avere avuto la fiducia non solo dal punto di vista artistico ma anche della gestione della sicurezza, dal comune di Pistoia e dal comune di Agliana nonché dal Centro commerciale naturale di Pistoia e dalla parte associativa che cura gli eventi su Roma, dove da anni siamo protagonisti nell’organizzazione. Dopo tanti anni siamo riusciti anche a collaborare, nuovamente e con tanta felicità, con il comune di Montale, organizzando “CineMont” al Castello Smilea. Ma un ringraziamento speciale va ad Avis Pistoia che ci ha affidato l’organizzazione della “Notte Rossa” di cui, visti i risultati sia a livello di pubblico che di gestione della serata, siamo molto orgogliosi. Il lockdown ci ha costretto a tornare alle origini e cioè a creare, a scrivere canzoni e nello specifico abbiamo scritto e curato la produzione dei Dik Dik, di Enzo Ghinazzi in arte Pupo e di altri che non possiamo svelare per adesso, perché parteciperanno a Sanremo. A volte tornare indietro è importante»

Nonostante le soddisfazioni, resta la preoccupazione per tutto il settore dello spettacolo che non è tenuto nella dovuta considerazione, in particolare l’associazionismo culturale, come ricorda Luca Nesti, anche se il settore produce il 70% di piccoli, medi e grandi eventi. «Certo», sottolineano dall’associazione, «siamo molto sorpresi che la nostra attività, che comunque durante l’anno produce lavoro per molte altre attività, sia stata quella meno aiutata anzi dimenticata dalla politica. Come se lo spettacolo servisse a volte solo per farsi il selfie di turno con l’artista di voga».

«Il 9 marzo l’Italia è cambiata», dice Eleonora Matteucci che cura la scuola di musica dell’associazione Artigiano, «abbiamo cambiato le nostre abitudini per contrastare l’emergenza Covid che si stava diffondendo ormai quasi in tutto il mondo. Anche noi ci siamo dovuti riorganizzare. Abbiamo sospeso le lezioni di musica una settimana prima dell’ufficialità della quarantena nazionale da parte del Governo, era la decisione giusta da prendere. Abbiamo pensato subito di trasferire tutte le lezioni su piattaforme online. La prima settimana è stata sperimentale, non tutti i ragazzi erano abituati ad interfacciarsi con una persona sullo schermo del proprio smartphone o tablet, ma nelle settimane seguenti l’entusiasmo è cresciuto sempre di più. Allievi e insegnanti hanno preso sempre più coscienza del fatto che con un po’ di organizzazione e attraverso un nuovo modo di fare le cose, i propri obiettivi si possono raggiungere, basta trovare la strada giusta». E ora sono ripartite le lezioni di musica anche in presenza, che si svolgono a livello individuale. «Sì», riferiscono dall’associazione, «adesso siamo pronti a riaprire l’attivitá di didattica, di servizi e di quella parte che ci ha contraddistinto per anni e cioè la progettualità creativa. Siamo abituati a guardare avanti e ad anticipare i tempi e così continueremo a fare».

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