Mauro Andreini – l’Archi-pittore è tornato a Montalcino

Mauro Andreini – l’Archi-pittore è tornato a Montalcino

di Giacomo Bini

settembre 2015

Da Montale a Montalcino: un viaggio a ritroso verso la terra d’origine, musa primaria di ogni ispirazione, è quello che ha compiuto l’architetto e artista Mauro Andreini portando nella città senese la mostra “Terre di nessuno” che aveva fatto il suo esordio nella villa Smilea di Montale ed era in seguito approdata a Firenze, al Palagio di Parte Guelfa e a Pistoia, nel Palazzo Comunale.

Il ritorno a Montalcino dell’architetto Andreini e delle sue opere, è stato salutato da una calorosa accoglienza da parte della città come per smentire il famoso detto che nessuno è profeta in patria. La mostra è stata ospitata e presentata con tutti gli onori nell’antico palazzo comunale della città e soprattutto all’archi-pittore Andreini è stato conferito l’incarico prestigioso di realizzare l’opera destinata al vincitore dello storico Torneo di Apertura delle Cacce di Montalcino, una gara di tiro con l’arco che rievoca una tradizione medievale della città senese. L’opera, concepita e dipinta dall’artista nel suo studio di Montale dell’artista, rende bene la concezione della sua città di origine che egli conserva ben ferma nella memoria. Non la “città del Brunello”, espressione che a lui proprio non piace, non il centro turistico da cartolina rappresentato dai suoi monumenti più noti, ma un complesso urbano medievale il cui cuore è il reticolo delle stradine meno frequentate dai visitatori ma in cui pulsa la vita del popolo. Così Andreini ha dipinto un polittico in cui, per ognuno dei quattro quartieri di Montalcino, è raffigurata una stradina stretta tra le case, tessera del mosaico urbanistico costruito mille anni fa. L’opera è stata molto apprezzata da autorità e cittadinanza e il 9 agosto è stata consegnata al quartiere del Travaglio, vincitore del torneo.

Il 22 dello stesso mese è stata inaugurata la mostra “Terre di nessuno” nel palazzo comunale. Gli acquerelli e le foto-visioni esposte testimoniano e raffigurano paesaggi e luoghi immaginari, caratterizzati dal “naturalismo metafisico” tipico dell’autore. La conferenza di presentazione, al cospetto di un numeroso pubblico, si è tenuta nella Sala Consiliare del palazzo comunale con interventi del vicesindaco Alessandro Nafi, del curatore della mostra Stefano Lambardi e di Pietro Carlo Pellegrini, che hanno illustrato l’opera di Mauro Andreini e infine dell’autore stesso, che ha introdotto alla visione della mostra raccontando la sua storia e la sua poetica, per la formazione della quale – a suo dire – è stato determinante il territorio senese.

 

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