PAAS e il “Centro di Documentazione delle Tradizioni Locali”

PAAS e il “Centro di Documentazione delle Tradizioni Locali”

di David Colzi

marzo 2016

I PAAS, sono una rete territoriale di punti per l’accesso assistito ai servizi online, voluti dalla Regione Toscana come servizio pubblico gratuito e creati sia per fornire un’alfabetizzazione informatica a persone come gli anziani che non conoscono il mondo del web, oggi fondamentale nella vita di tutti i giorni, sia per offrire un servizio di consultazioni a chi non ha un proprio computer. Tenendo presente che non si tratta di Internet Point, presso i PAAS si può: accedere ai servizi offerti da Regione, Comune e associazioni, comunicare con enti pubblici e privati (tipo le banche), accedere al prestito interbibliotecario, cercare lavoro, capire come acquistare su internet, inviare e-mail, fare iscrizioni on line e altro ancora.

Il Punto di Montale si trova nel palazzo del Comune a piano terra (stanza numero 27) ed è aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì, in orario 18-20. A gestirlo qua da noi c’è il Comitato dei Gemellaggi, nella figura del presidente Edda Magnani, coordinatrice del progetto, assieme a giovani tutor che accompagnano le persone interessate a intraprendere un percorso di conoscenza del web. Questi ragazzi, tutti sotto i 30 anni, sono: Fabrizio Masini, Daniele Maccari, Elena Santini, Leonardo Boni, Giulia Amadei, Angela Stefanini, Emanuela Baldini e Matteo Bresci. Parlando con la signora Edda, scopriamo che i maggiori fruitori del PAAS di Montale, sono appunto gli ultra sessantenni, seguiti in minima parte dagli extracomunitari, oltre a qualche frequentatore occasionale; in più durante il periodo di iscrizioni scolastiche, si vedono anche mamme con i figli. «Va detto che molti anziani provano pudore a chiedere aiuto» specifica Edda Magnani «perché si sentono davvero analfabeti in un mondo che non riconoscono più; d’altronde quello del web è a tutti gli effetti un linguaggio nuovo. In più se si parla di internet oggi, si deve pensare anche ai telefonini, che ormai sono computer in scala ridotta».Da qui l’importanza dei tutor per seguire passo passo tutti i progressi di questi studenti attempati; la cosa interessante è che ogni persona ha il suo insegnante personale che rimane al suo fianco per tutta la durata del percorso di apprendimento, che può durare un anno. «Così si creano anche amicizie» ci dice sorridendo Edda Magnani. Come si fa a fruire del servizio dei vostri tutor? «Basta venire qui negli orari stabiliti e registrarsi, proprio come accade in biblioteca; poi alla persona viene assegnato uno dei ragazzi. Questi corsi individuali durano in genere un’ora ogni volta».

 

Altro progetto importante è il “Centro di Documentazione delle Tradizioni Locali”, realizzato grazie al contributo del Cesvot, anch’esso gestito dal Comitato dei Gemellaggi. Inizialmente l’archivio era collocato all’interno dello Spazio Culturale Nerucci, dove fra l’altro si trovava il PAAS, ma dopo la bufera di vento del 5 marzo 2015, la sede ha perso la sua agibilità a causa della scoperchiatura del tetto. Per fortuna tutto il materiale è stato salvato e attualmente si trova in casa della signora Magnani, in attesa che gli venga assegnato uno spazio idoneo. Il Centro raccolta invece è ancora attivo, spostatosi assieme al PAAS nella stanza numero 27 del Comune, e continua la sua opera di catalogazione e digitalizzazione di documenti scritti, di foto e quant’altro venga portato dalla gente. «E’ un lavoro lunghissimo e tanto deve essere ancora fatto;» dice la signora Magnani «chi volesse darci una mano è ben accetto, purché abbia un minimo di nozioni su come si usa il computer». Noi concludiamo unendoci a questo appello, oltre a ricordare a chiunque avesse del materiale in casa, di mettersi in contatto con la signora Edda (cell: 348 3908668), affinché la memoria passata di Montale diventi patrimonio della collettività.

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