Breve storia di Piazza Risorgimento

Breve storia di Piazza Risorgimento

di Marco Bagnoli

marzo 2009

La grande area pubblica posta alla sommità di Via Montalbano fu pensata all’incirca nel 1897, affinché vi si potessero svolgere le attività connesse col mercato settimanale e la fiera del bestiame. All’epoca essa venne intitolata a Umberto I, Re d’Italia Savoiardo dal 1978 al 1900. Nel breve volgere di pochi anni la piazza avrebbe accolto panchine, una serie di vialetti che si rincontravano più e più volte ed una fonte; il tutto sotto la volta frondosa degli alberi che adesso la riempivano. E i banchi del mercato ricavarono il loro spazio entro i piccoli confini tracciati dai viali, una volta ogni sette giorni, mentre per il resto del tempo un parco ampio quanto una piazza era a disposizione di tutti.

Poco alla volta, disponendosi ad anello attorno ad essa, cominciò a svilupparsi la piccola ristorazione e i luoghi d’incontro e, sempre più, le sedi delle prime attività commerciali della cittadina. Oltre alle botteghe artigiane che qui vi si insediarono, è doveroso rammentare un nome su tutti: quello della famiglia Lenzi, che negli anni Trenta avviò proprio in Piazza Risorgimento la sua fabbrica di ottomane. I Lenzi contribuirono allo sviluppo commerciale della zona negli anni Sessanta, quando il loro stabilimento, ormai estesosi, occupava da solo un intero lato della piazza. Così come si era reso necessario consentire l’accesso ai veicoli, così, adesso, una parte degli alberi dovette lasciar spazio ad un parcheggio asfaltato.

Parte dell’alberato originario fu mantenuto nella zona a ridosso di Via Montalbano, mentre una nuova area verde vedeva la luce intorno il 1990, quale ideale cornice dell’opera scultorea di Agenore Fabbri “A testimonianza delle vittime di tutte le guerre per la costruzione di un futuro di pace”. Il volto della piazza ha conosciuto un nuovo mutamento un paio d’anni or sono, quando è stata completamente rinnovata la pavimentazione, che addirittura prende il via dalla parte terminale di Via Montalbano; al centro di essa, adesso, una fontana con giochi d’acqua e di luce.

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