il 118, la guardia medica, il pronto soccorso e…

il 118, la guardia medica, il pronto soccorso e…

di Paola Maria Mandelli

settembre 2025

Esercitando la mia professione di medico di medicina generale, ho capito che esiste un po’ di confusione su come usare il 118, la guardia medica o il Pronto Soccorso. Cercherò di fare chiarezza.

Il 118 è necessario chiamarlo in casi di gravi malori, fornendo informazioni precise su cosa è successo e dove. Va contattato per condizioni mediche improvvise che mettono in pericolo la vita, per incidenti stradali, domestici, sul lavoro, sportivi, o per altri tipi di trauma, in situazioni certe o presunte che comportano un rischio per l’incolumità propria o di altre persone. In tutti gli altri casi (febbre anche se molto alta, coliche etc) bisogna interpellare il proprio medico di famiglia, e in sua assenza, i medici che lavorano con lui in gruppo, sempre  presenti a rotazione e che possono accedere ai dati del paziente dal Pc comune.

La guardia medica è presente nelle ore notturne e nei giorni prefestivi e festivi (dalle 14 del giorno prefestivo, alle 8 del giorno successivo al festivo. Poi dalle 20 alle 8 di tutti i giorni feriali). Chiamando si parlerà con un  medico che può visitare e dare una terapia fino a che non possa essere contattato il medico di famiglia. La guardia medica può decidere anche per un decidere per un eventuale ricovero. Non può prescrivere farmaci di una terapia cronica se non per 3 giorni, e non può concedere certificato di malattia  INPS oltre i 3 giorni (poi deve subentrare il medico curante).

Al pronto soccorso bisogna recarvisi in caso di condizioni mediche gravi, potenzialmente letali o che potrebbero causare seri danni alla salute, se non trattate immediatamente. Esempi comuni includono dolore toracico improvviso, difficoltà respiratorie severe, sintomi da ictus (debolezza, confusione, difficoltà a parlare), emorragie gravi, perdite di coscienza, traumi importanti o ustioni estese. Non ci si deve recare al pronto soccorso per visite specialistiche o per problemi di salute minori gestibili dal proprio medico. Tutti gli altri accessi sono da considerarsi impropri e finiscono con prolungare i tempi di attesa di chi ne ha veramente bisogno.

Il PIR è una novità interessante. Si tratta di Punti di Intervento Rapido (attualmente in fase di sperimentazione) che offrono una risposta alle esigenze sanitarie non di emergenza. Si trovano, per l’Azienda USL Toscana centro: Casa di Comunità Le Piagge (Firenze), Casa di Comunità di Svogliana (Vinci), Casa di Comunità “Il Ceppo” (Pistoia), Casa di Comunità Centro Est (Prato). Ci si accede dalle 8 alle 20 su indicazione del proprio medico di famiglia o dopo aver chiamato il numero unico di continuità assistenziale 116117. Gestiscono: febbre e sintomi influenzali, dolori toracici riferibili a problematiche muscoloscheletriche, spalla dolorosa, congiuntivite o blefarite, morso di animali, ustioni lievi, crisi di ansia e attacchi di panico, crisi ipertensiva, emorragia congiuntivale senza alterazioni della vista. Ma anche eczema, dermatite, orticaria, puntura d’insetto, vertigini, otalgia, reazioni allergiche senza elementi di urgenza, ritenzione urinaria, contusioni, edemi declivi (accumulo di liquidi nei tessuti), lombosciatalgia, cefalea, dispnea, dolori gastrointestinali.

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