Le sfide che attendono la nuova giunta

Le sfide che attendono la nuova giunta

di Daniela Gori. Ph: Foto Olympia

giugno 2022

Dopo l’elezione del sindaco e l’insediamento della nuova giunta, cominciano ora per l’amministrazione comunale di Romiti le sfide per governare la città e traghettarla verso nuovi modelli sostenibili e trasformazioni che portino Quarrata a soddisfare le esigenze della cittadinanza. 

La pandemia, a cui adesso si aggiungono le prime conseguenze della guerra in corso tra Russia e Ucraina, stanno infatti cambiando molte delle logiche di mercato. Il territorio ha sofferto per i prolungati periodi di chiusura obbligata, molte le famiglie che hanno dovuto ricorrere all’aiuto dell’emporio sociale o richiedere i buoni alimentari. Aziende e imprese medio piccole di artigianato hanno affrontato con enormi sacrifici l’ondata di restrizioni dovute al Covid e purtroppo molti non ce l’hanno fatta a restare in piedi e hanno chiuso attività anche con pluriennale esperienza. «Adesso occorrerà guardare al futuro con proposte che diano un po’ di ottimismo» si sente dire da più parti «ci serve una spinta per ripartire». I nuovi amministratori del Comune dovranno fare nuove proposte pur ereditando dai predecessori alcuni progetti già avviati.

Lasciando ovviamente da parte gli aspetti che contraddistinguono megalopoli e città metropolitane, spetterà dunque agli amministratori tenere conto di alcuni punti fondamentali come la promozione della città e delle sue eccellenze anche con il turismo, la riqualificazione di alcune aree e la transizione digitale ed ecologica, che andrà al servizio anche di queste esigenze. Punti che il nuovo sindaco ha enunciato nel suo programma e che pare ben determinato a mettere in pratica, anche se tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il “mare” di intoppi burocratici, tecnici, economici. 

Per portare avanti la promozione della città, del territorio e delle attività imprenditoriali, l’innovazione digitale è più che necessaria, ma ancora in alcune zone della città ci sono problemi di rete, che sono emersi con il Covid, quando l’esigenza di fare smart working ha trasformato in uffici le abitazioni degli impiegati. La città poi meriterebbe di essere conosciuta in Toscana non più solo come città del mobile, ma anche come luogo da visitare per gli aspetti naturalistici e storici. Le bellezze del Montalbano, dell’area naturale della Querciola o della villa Medicea, per fare alcuni esempi, sono sicuramente elementi su cui puntare, ma per farli conoscere occorre pubblicizzarli a 360 gradi. Tuttavia a Quarrata manca una agenzia che si occupi dei bisogni degli operatori turistici e che metta loro a disposizione gli strumenti per ottimizzare e potenziare l’avvento dei visitatori. Eppure quando in un luogo si crea movimento, una delle conseguenze è che turisti e visitatori iniziano ad apprezzare prodotti locali e artigianali. Un altro aspetto però è l’assenza di collegamento con la zona dell’empolese, che è comunque vista dagli imprenditori come un obiettivo mancato tra i possibili target di riferimento per il mercato.

Sempre più a cuore dei quarratini è la via Montalbano, trasformata da fiore all’occhiello della città a desolata strada di semplice accesso al centro con ai lati negozi vuoti. E’ urgente un progetto per la riqualificazione di questa via, per la quale il nuovo sindaco pare avere le idee già chiarissime. «Il mio intento è fare una richiesta di un progetto di rigenerazione, promuovendo un Concorso di idee aperto a tutti gli stakeholders. L’obiettivo è la valorizzazione della zona, per cui il Comune dovrà acquistare la strada dalla Provincia, e poi procedere alla riqualificazione con l’utilizzo di tutte le mostre chiuse attraverso un confronto con il privato». La nuova frontiera della riqualificazione e della partecipazione dunque, dovrebbe partire dal rapporto in partenariato con i privati. Allora perché non approfittarne per realizzare opere più rilevanti, come per esempio starebbe già accadendo con la riqualificazione dell’area ex Caselli, dove investirà un colosso delle Rsa del nord Italia per realizzare una mega residenza per anziani. 

Ma come poter dare risposte all’altra sfida, quella della sostenibilità e della transizione ecologica, che è diventata la parola d’ordine di amministratori da un lato e di esperti di investimenti dall’altro? Da tempo si parla di favorire le comunità energetiche tra privati, o ad azionariato popolare, per realizzare impianti che sfruttino fonti di energia rinnovabile. 

E forse, approfittando di questa modalità che vede la partecipazione del privato nel pubblico, si potrebbe finalmente vedere a Quarrata la piscina, che tutti desiderano ma che per ora è rimasta solo un sogno.

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